Il Pcdi aderisce al Coordinamento per la “democrazia costituzionale”

da www.comunisti-italiani.it

Il governo Renzi sta attuando uno stravolgimento della Costituzione ed una pessima legge elettorale alterando il bilanciamento dei poteri e determinandone una concentrazione nelle mani dell’Esecutivo. Molte voci di costituzionalisti, intellettuali, politici si sono levate contro, ma il governo Renzi ha continuato a procedere a tappe forzate, sottraendosi ad ogni confronto democratico, impedendo la partecipazione dei cittadini ad un processo di cambiamento di un patto fondamentale come quello costitutivo.

La gravità di questi fatti ha spinto molte associazioni, personalità della cultura, sindacalisti, a costituire il 24 febbraio il “Coordinamento per la Democrazia Costituzionale” (link) a cui il Partito Comunista d’Italia ha aderito. Al Coordinamento hanno dato, finora, la propria adesione associazioni come l’ARS (Associazione per il rinnovamento della sinistra), Associazione Articolo 21, i Comitati Dossetti, Libertà e Giustizia, l’Associazione per la Democrazia costituzionale, l’Associazione Giuristi Democratici, PCdI, La Rete per la Costituzione, il Manifesto in rete, “Agire politicamente” (Coordinamento Cristiano democratico), il Gruppo di Volpedo, Iniziativa 21 giugno, Iniziativa socialista, Sinistra-lavoro, Rete socialista-socialismo europeo, Futura Umanità, Libera cittadinanza, Comitato difesa della Costituzione Ravenna, nonché strutture sindacali come la FIOM, l’USB (Unione Sindacale di Base) e organizzazioni politiche come l’Altra Europa con Tsipras, PRC, Lavoro e società, parlamentari del gruppo misto, di Sel e della sinistra Pd.

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