Appello dell’Associazione politica e culturale MARX XXI
Riorganizzare un ampio fronte per la difesa e il rilancio della Costituzione
La 68ª ricorrenza della fondazione della Repubblica, con un voto popolare la cui estensione è andata sempre più qualificando la portata delle elezioni parlamentari delle legislature da cui ha preso corpo il consolidamento dei principi di un antifascismo militante, coincide con uno dei passaggi più drammatici della storia recente di un sistema politico coinvolto in un processo di crisi provocato da forze oligarchiche che non desistono dal tramare contro la Costituzione della Repubblica, perché fondata sul lavoro.
La misura delle prevaricazioni in atto è giunta al colmo, e forze culturali ispirate ad una genuina esigenza di lotta per la difesa e la promozione della costituzione come “Libertà e Giustizia”, testimoniano con il loro sensibile appello che è giunto il momento di riorganizzare un ampio fronte necessario a fare da argine ad una deriva che dura da un trentennio, a scapito della soluzione dei più travagliati problemi della società italiana.
Il mondo culturale che si è raccolto intorno a MARX XXI, nel proseguire in un impegno di valorizzazione della democrazia sociale, innervata dai principi fondamentali della Costituzione del 1948, invita tutti quanti condividono l’irrinunciabilità dei valori iscritti nel nostro ordinamento costituzionale, a convergere sull’impegno che giuristi come Zagrebelsky e Rodotà hanno deciso di rendere più serrato in questa fase decisiva, in cui, anche con una metodologia incostituzionale, si punta a far dipendere dal governo una funzione di revisione, che, oltretutto, vorrebbe prendere indebitamente il posto di un artificioso potere costituente.
Conveniamo quindi con la denuncia del rinnovato tentativo di stravolgere la Costituzione da parte di chi ha gravemente inquinato il sistema politico e vorrebbe trascinarne le conseguenze sul terreno di una Costituzione che non solo non può essere tradita nei suoi principi fondamentali concernenti rapporti civili, politici, etico-sociali ed economici, nonché i diritti civili e sociali che vi si collegano. Ma neppure è meritevole di alterazioni nella sua parte ordinamentale, che ha subìto incrinature funzionali per ostacoli di tipo regolamentare interposti alla conseguente attività delle due Camere, dando ora luogo a pretestuose proposte di cosiddette “riforme neutre”, come cavallo di Troia di alterazioni della forma di governo parlamentare.
Facciamo appello a tutte le forze genuinamente democratiche perché si riapra in questo paese una lotta per l’applicazione e l’inveramento della nostra Carta costituzionale, e perché nel dibattito in corso sulla legge elettorale si ponga la questione del ritorno a una legge di tipo proporzionale, senza sbarramenti, l’unica atta a garantire a tutti i cittadini una effettiva rappresentanza democratica.