CONTRO LA VIOLENZA E IL TERRORISMO GLI STUDENTI INVITANO A REAGIRE
La violenza cieca e criminale del terrorismo ha colpito ancora. Colpisce vittime innocenti, ragazzi, studenti nella loro scuola, presidio di legalità e spazio di giustizie e libertà, luogo in cui dovrebbe nascere la speranza di un futuro migliore, e che invece oggi è stato teatro di una orribile tragedia.
Il fatto che si possa morire a scuola è per noi inconcepibile da sempre, ma il fatto che questo accada in una dinamica folle ed omicida è un dato preoccupante che non può lasciarci in silenzio. Proprio in una scuola, che ha il nome della moglie del Giudice Falcone, vittima di una violenza mafiosa, proprio in contemporanea al passaggio in città della carovana antimafia. Poco importa quale sia la pista, certo è che la violenza in questi territori, nel Sud Italia, è figlia di una cultura che deve essere distrutta e cancellata.
Indipendentemente dall’esito delle prime indagini, quello che oggi è successo è un atto gravissimo, senza precedenti. La risposta delle studentesse e degli studenti deve essere immediata, come quella di tutta la cittadinanza italiana, colpita ancora una volta al cuore, aggredendo al futuro del Paese, agli studenti. Per chi oggi è morto, per chi è ferito, senza motivo, solo perchè era uno studente con dei sogni, con delle passioni, con dei desideri, con un futuro di libertà per cui lottare.
Per chi aveva dei sogni che oggi sono stati spezzati dalla follia della cieca violenza. Perché non si può morire così, entrando a scuola. Non ci faremo terrorizzare, non possiamo darla vinta a chi vuole, attraverso la violenza e il terrorismo, mettere in scacco la democrazia nel nostro Paese e mettere a rischio la vita di innocenti.Non abbiamo paura di urlare, di opporre la conoscenza e la voglia di libertà alla vile azione violenta.
Come studenti non possiamo restare fermi. La solidarietà attiva, umana è una necessità senza la quale si rimane soli, senza la quale si perde il senso collettivo di una tragedia come questa.
Chiediamo quindi di mobilitarci sin da subito, nelle piazze, davanti ai Comuni.
A Brindisi saremo in piazza alle 18.00.
Vi chiediamo di fare lo stesso in tutta Italia.
Lo chiediamo, come studenti, a tutta la cittadinanza italiana.
Non restiamo fermi, bisogna reagire a questa violenza.
Contro la violenza e il terrorismo, scendiamo subito in piazza, insieme, uniti da un solo spirito e da quella voglia di libertà e democrazia che ancora una volta hanno provato a scalfire, ma che non potranno mai soffocare.
Martina Carpani, Presidente della Consulta Provinciale di Brindisi. Francesca Rossi, Studentesse di Brindisi, coordinatrice dell’UdS Brindisi, Carlo Monticelli, Coordinatore udu Lecce, Don Luigi Ciotti, Presidente Nazionale di Libera, Serena Sorrentino, Segreteria Generale Nazionale Cgil, Mariano Di Palma, Coordinatore Nazionale Unione degli Studenti, Domenico Pantaleo, Segretario Generale Flc Cgil, Federico Del Giudice, Rete della Conoscenza, Maurizio Landini, Segretario Nazionale Fiom Cgil, Paolo Beni, Presidente Nazionale Arci, Vittorio Cogliati Dezza, Presidente Nazionale Legambiente, Vanessa Palucchi, Legambiente Scuola e Formazione, Luca Spadon, Portavoce Nazionale Link – Coordinamento Universitario, Maria Pia Pizzolante – Tilt, Simone Oggionni – Portavoce Giovani Comunisti, Federico Nastasi – Portavoce della RUN, Dario Costantino – Portavoce Federazione degli studenti, Fausto Raciti – Segratario Giovani Democratici, Claudio Bastianelli – Segretario Giovani Socialisti, Rosario Coco – Giovani Italia dei Valori, Flavio Arzarello – Segretario Nazionale FGCI Matteo Valerio – Errori di Stampa, Ilaria Lani – Giovani non + Disposti a tutto, Michele Orezzi – Coordinatore Unione degli Universitari