Democrazia e Potere occulto

di Maria Morigi

Siamo arrivati all’epilogo di una serie di governi insulsi che si sono distinti per i reiterati tentativi di far stare insieme una maggioranza  che, seppur uscita dalle urne, in realtà ha dato il massimo di sé in litigi sul sesso degli angeli, sgambetti e vuoti proclami di principio. 

Ognuno, abbarbicato alla propria poltrona e circondato dalle sue lobbies di affari, ha semplicemente perseguito la propria sopravvivenza. Qualche raro esponente ha creduto di poter incidere con caute proposte di attenzione a categorie e settori di servizi dimenticati dalle riforme. Risultati scarsissimi o nulli. 

Non c’è da star allegri per lo stato della nostra democrazia perché, a conti fatti e guardando allo scenario globale, sono sicura che le elezioni del 25 settembre non porteranno a cambiamenti di metodo, indirizzo e sostanza. Il discorso di Mattarella delinea, per il futuro, un Paese blindato dagli accordi internazionali e dalle “regole” di Bruxelles. Draghi continuerà a gestire il PNRR, direttamente fino alle elezioni, e poi indirettamente dopo le elezioni seguendo l’ allineamento necessario. Nessun partito potrà permettersi in prospettiva di discostarsi dalla linea pre-confezionata di “bene comune”, neppure Meloni che si è tanto esibita nell’opposizione a Draghi e andrà a raccogliere i ricchi frutti del suo atteggiamento critico e polemico di pura facciata. 

La maggior parte di coloro che si candideranno sanno già che è previsto un “pilota automatico”. E così per salvarsi l’anima e garantirsi il consenso mettono l’accento sulle cose da fare nell’immediato per affrontare potere d’acquisto, inflazione, acquisizione di carburante, sostegno a imprese, sollievo da tasse e poco altro… Per di più dovremo dimostrare a Mamma EU di fare i compiti: rispettare i requisiti di bilancio, rispettare le raccomandazioni della Commissione per avere diritto alle elemosine del PNRR e niente “squilibri macroeconomici” (che poi, se qualche economista mi spiega, sarò contenta di imparare!). Infatti l’ aumento del costo del denaro (appena deciso da BCE mettendo fine ad ogni politica espansiva) e lo scudo anti spread TPI sono cose che riguardano la sola discrezionalità europea e noi non possiamo metterci il naso. Neppure l’alleanza filo atlantica e il sostegno all’Ucraina saranno mai argomenti di discussione o di pensiero alternativo/propositivo.

Tanto vale metterselo bene in testa: l’esercizio democratico in tempi di crisi ed emergenza non prevede la possibilità di comportamenti e pensieri critici, neppure se si è competenti tecnicamente in uno specifico settore, né  tantomeno permette di discostarsi dalla linea scelta dai “migliori”. 

La magra soddisfazione che sarà concessa ai pochi illuministi pensanti d’Italia sarà vedere il dilagare dell’astensionismo. 

E di nuovo riecheggeranno nelle nostre orecchie le parole del Grande Inquisitore: 

“ Vi sono tre forze, tre sole forze sulla Terra in grado di vincere e incatenare per sempre la coscienza di questi esseri miseri e ribelli, per garantire loro la felicità: il miracolo, il mistero e l’autorità. […] Oh, noi li convinceremo che saranno liberi soltanto quando rinunceranno alla loro libertà in nostro favore e si assoggetteranno a noi. […]Essi stessi si persuaderanno che abbiamo ragione perché rammenteranno a quale orrenda schiavitù e a quale orrendo turbamento li avesse condotti la tua [di Cristo ndr.] libertà. La libertà, il libero pensiero e la scienza li condurranno in tali labirinti […] che alcuni di loro, indocili e violenti, si distruggeranno da sé, mentre altri, indocili ma deboli, si stermineranno fra loro, e gli ultimi rimasti, deboli e infelici, strisceranno ai nostri piedi e ci grideranno: Sì, avevate ragione […] salvateci da noi stessi“. (Fëdor Dostoevskij, I Fratelli Karamazov, cap. V).

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