A pochi giorni dal 2 agosto, anniversario della strage di Bologna, Gelli e Fioravanti hanno duramente offeso la memoria delle vittime. Per Gelli a provocare la strage sarebbe stato “solo un mozzicone di sigaretta“.
L’Italia, si sa, è un Paese strano. E’ un Paese dove anche dopo decenni è impossibile sapere la verità sulle stragi che hanno insanguinato il Secondo Dopoguerra, avvolgendo l’Italia di una cupa nebbia di bugie, ricatti e misteri. Collusioni pericolose, strategie della tensione, trattative con la criminalità organizzata e quelle maledette “stragi di Stato” negate che hanno lasciato dietro di sè una scia di paura, rabbia e morte. Nessuno però si era spinto in là come Licio Gelli e Valerio Fioravanti, due personaggi discussi e discutibili che con quei fatti centravano eccome, anzi.
Ora Licio Gelli, l’ideatore della P2, ha pensato bene di tornare a parlare, e lo ha fatto riguardo al documentario sulla strage di Bologna, uno degli episodi più atroci della storia italiana. Tutti sanno che la strage di Bologna non avvenne per un incidente, tutti sanno che fu una “strage di Stato”, se non “la strage” per antonomasia, eppure Gelli ha avuto il coraggio di sostenere che sarebbe stata causata da un mozzicone di sigaretta. Proprio così. Non solo i parenti delle vittime attendono ancora, vanamente, la verità su quel maledetto giorno, ma ora devono anche subire la provocazione di un uomo che, probabilmente, su quelle stragi sa molto di più di quanto non sembri. Fioravanti poi ha persino battuto Gelli nella personale gara di indifferenza e cinismo sostenendo che alla fine il presidente della Associazione dei parenti delle vittime avrebbe “perso solo la suocera”. Uscite, quelle di Gelli e Fioravanti, che non solo sono disgustose e indecenti, ma anche inaccettabili. Per questo motivo non possiamo che esprimere il nostro totale sdegno verso due persone che sono state partorite da quella zona grigia di organizzazioni neo e parafasciste che gravitarono intorno allo Stato nel Secondo Dopoguerra, de facto violentando la democrazia. Solidarietà quindi a Paolo Bolognesi e a tutti i parenti delle vittime della strage della stazione di Bologna. Il 2 agosto si terrà nel capoluogo emiliano la commemorazione annuale della strage, che vengano Fioravanti e Gelli a spiegare ai bolognesi la loro versione dei fatti.