Fascisti del nuovo millennio

di Ivano Osella, Responsabile Nazionale Antifascismo FGCI

antifaAggressioni, agguati, inseguimenti, cortei e irruzioni, alcuni balzati all’onore della cronaca, come l’aggressione subita dai compagni dell’Unione degli Studenti di Napoli oppure le azioni di forza nelle scuole romane da parte del Blocco e di Lotta Studentesca (rispettivamente le componenti giovanili/studentesche di Casapound e Forza Nuova) o i cortei del 29 settembre scorso, ossia il giorno in cui cadeva l’anniversario della strage nazi-fascista di Marzabotto. Tutto questo a pochi giorni dall’anniversario di un altro evento atroce, ossia la Marcia su Roma, la mitizzata “rivoluzione fascista” dopo la quale il re diede pieni poteri a Mussolini nel 1922. Tutto questo avviene mentre nel resto dell’Europa, dove la crisi morde molto più duro che in Italia, le forze di stampo fascista e nazista si stanno riorganizzando e rafforzando: Alba Dorata in Grecia è solo l’esempio più macroscopico, ma purtroppo non è l’unico. Il successo elettorale del Front National alle ultime elezioni francesi va di pari passo con la diffusione a macchia d’olio di gruppuscoli nazisti e ultra nazionalisti nei paesi dell’ex blocco sovietico. 

Anche se la storia non si ripete mai nello stesso modo, sono comunque purtroppo lampanti le similitudini con la nascita e la diffusione di queste forze un secolo fa. Oggi come allora la crisi economica sembra non avere possibili uscite a breve termine e, allo stesso tempo e soprattutto nello stesso modo vengono individuati capri espiatori su cui scaricare le colpe delle proprie e personali difficoltà. Migranti, giovani, precari, famiglie impoverite, sono le categorie sociali che vengono prese di mira e, soprattutto in quella dei giovani, in cui si sviluppa il bacino di crescita di queste forze politiche fasciste e naziste.

Provando a mascherarsi con alcune tematiche sociali, Forza Nuova e Casapound in primis, stanno cercando di riemergere da quel limbo in cui ultimamente erano finite: fino a poco tempo fa infatti queste 2 organizzazioni, se non in casi sporadici, avevano difficoltà ad espandersi, erano anzi in una fase di indebolimento, chiudevano sedi in importanti città e non riuscivano ad aprirne di nuove, restavano soltanto nelle loro roccaforti, come la città di Roma o il Veneto per fare solo due esempi.

In un periodo pre-elettorale poi così importante è chiaro che il Pdl, “finanziatore” storico di queste organizzazioni, è tornato sui suoi passi e le sta probabilmente di nuovo sostenendo: alle prossime elezioni a Roma, sia alle comunali che alle regionali, il partito di Alemanno e Polverini avrà infatti bisogno di tutto il sostegno che potrà ottenere da tutto i camerati “ovunque collocati” e quindi molto probabilmente anche per questi motivi la loro attività si sta intensificando nella capitale.

Gli antifascisti oggi quindi hanno il compito di vigilare sulla tenuta democratica del paese e di non lasciare spazio alcuno alla riorganizzazione di queste forze, al loro radicamento e alla loro presenza sul territorio, nelle scuole e nei posti di lavoro. Diventa quindi molto importante riuscire a raccogliere tutte le informazioni possibili sulle loro attività e iniziative e soprattutto continuare con forza la collaborazione tra organizzazioni antifasciste, dando di certo molta importanza al ruolo centrale dell’Anpi in tutto ciò ma non solo con cui confrontarsi e definire una comune linea d’azione democratica atta a respingere ogni forma di rigurgito fascista nel nuovo millennio.