25 Aprile. Oltre le celebrazioni di rito

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Negli ultimi mesi l’escalation di violenze in Ucraina ha fatto ripiombare il mondo in un clima fin troppo simile ad una Guerra Fredda 2.0. Purtroppo da un lato “la Guerra Fredda non é mai del tutto finita perché la sua radice é geopolitica prima che ideologica” (Lucio Caracciolo, direttore Limes), dall’altro l’atteggiamento europeo, anzi occidentale, verso i soggetti neofascisti ucraini risulta essere ambiguo in generale e addirittura di totale appoggio quando questi si contrappongono ad una potenza “non allineata”.

Yanukovich non è sicuramente un santo e fa parte dei “discendenti ideologici” di Boris Eltsin (oligarchi e compagnia) ma i suoi oppositori filo-europeisti sono pure peggio: dalla cara (all’Occidente) Yulia Tymoshenko, che vuole lanciare la bomba atomica su milioni di russi e “sparare a Putin con un mitra” ai neonazisti di Pravyj Sektor, che hanno fatto numerosi assalti a sedi di partito e a luoghi di culto negli ultimi mesi.


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