Uno smascheramento punto per punto della teoria del false flag dell’ISW sull’attacco al Cremlino

di Andrew Korybko

da https://korybko.substack.com

Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

Il cosiddetto “Institute for the Study of War” (ISW) è stato citato dai media mainstream come un’autorità neutrale sulla guerra per procura tra NATO e Russia in Ucraina, ma in realtà serve solo come facciata pseudo-accademica per riciclare narrazioni di guerra d’informazione. Questo non è mai stato così evidente come quando ha sostenuto la teoria del complotto secondo cui il tentato assassinio del Presidente Putin di martedì sera sarebbe stato un false flag.

Questo pezzo integra quello già pubblicato e sfata in modo esauriente il loro rapporto punto per punto:

* Affermazione: “La Russia ha probabilmente inscenato questo attacco nel tentativo di portare la guerra in casa per creare le condizioni per una più ampia mobilitazione sociale”.

– Verità: Kiev ha già portato il conflitto in Russia facendo saltare in aria due giornalisti e bombardando il ponte in Crimea, quindi non è necessaria un false flag per mobilitare la società, cosa che molti patrioti già desiderano.

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* Affermazione: “Le autorità russe hanno recentemente preso provvedimenti per aumentare le capacità di difesa aerea interna, anche all’interno della stessa Mosca, ed è quindi estremamente improbabile che due droni abbiano potuto penetrare più strati di difesa aerea e farsi esplodere o essere abbattuti proprio sopra il cuore del Cremlino in un modo che ha fornito immagini spettacolari riprese dalle telecamere”.

– Verità: è possibile che i due droni siano stati lanciati dall’interno di Mosca e forse anche in prossimità del Cremlino come mezzo per penetrare le formidabili difese aeree della capitale, mentre l’insinuazione che questo incidente sia stato ripreso dalle telecamere significhi che sia stato inscenato è altrettanto assurda quanto l’insinuazione che si tratti di filmati di crimini casuali, sparatorie nelle scuole e attacchi terroristici.

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* Affermazione: “La risposta immediata, coerente e coordinata del Cremlino all’incidente suggerisce che l’attacco è stato preparato internamente in modo tale che igli effetti politici previsti superino l’imbarazzo. Il Cremlino ha immediatamente accusato l’Ucraina di aver condotto un attacco terroristico e le risposte ufficiali russe si sono rapidamente coalizzate intorno a questa accusa”.

– Verità: è un fatto indiscutibilmente documentato che il Cremlino non ha risposto immediatamente a questo incidente, ma ha aspettato circa dodici ore per farlo, probabilmente per la necessità di attingere a HUMINT/SIGINT al fine di non lasciare dubbi su chi fosse dietro questo attacco, il che spiega la risposta coordinata dei media in seguito, dato che tutti hanno avuto letteralmente mezza giornata per prepararsi.

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* Affermazione: “È molto probabile che la risposta ufficiale russa sia stata inizialmente molto più disorganizzata, in quanto i funzionari russi si sono affannati a generare una narrazione coerente e a compensare le implicazioni retoriche di un chiaro imbarazzo informativo. Il Cremlino non è riuscito a dare una risposta informativa tempestiva e coerente ad altre umiliazioni militari non di sua competenza, come le cadute di Balakliya e della città di Kherson nel settembre e novembre 2022”.

– Verità: i due esempi citati alla fine dell’estratto di cui sopra non possono essere ragionevolmente paragonati al messaggio politico successivo all’incidente di martedì sera. I ritiri non pianificati della Russia dalle regioni di Kharkov e Kherson hanno coinvolto blogger militari incorporati che hanno ritratto in modo indipendente gli eventi secondo le loro prospettive personali, mentre nessuno era presente sulla Piazza Rossa quando è avvenuto l’attacco con i droni, che è stato riportato con mezza giornata di ritardo per le ragioni spiegate nel precedente fact-check.

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* Affermazione: “La rapida e coerente presentazione di una narrazione ufficiale russa intorno all’attacco suggerisce che la Russia ha inscenato questo incidente in prossimità della festa del 9 maggio, il Giorno della Vittoria, per inquadrare la guerra come esistenziale per il suo pubblico interno”.

– Verità: La risposta coordinata dei media era già stata messa in conto, mentre la tempistica di questo attacco non estende il credito alla teoria della false flag, ma anzi rafforza l’affermazione che Kiev lo abbia effettuato prima del Giorno della Vittoria nel tentativo di screditare al massimo le autorità e i servizi di sicurezza russi.

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* Affermazione: “Il Cremlino potrebbe usare l’attacco per giustificare l’annullamento o l’ulteriore limitazione delle celebrazioni del 9 maggio, azioni che probabilmente aumenterebbero lo sforzo informativo che inquadra la guerra in Ucraina come una minaccia diretta all’osservanza russa di eventi storici venerati”.

– Verità: sarebbe altamente irresponsabile per qualsiasi governo non prendere in considerazione almeno le precauzioni di sicurezza necessarie in vista di eventi pubblici su larga scala in tutto il Paese, dopo che un attacco di droni si è verificato nel periodo precedente a quello più importante dell’anno e ha letteralmente colpito la residenza del presidente.

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* Affermazione: “La messaggistica dei milblogger pro-Cremlino potrebbe supportare la valutazione che lo scopo di questo false-flag fosse quello di giustificare l’aumento delle misure di mobilitazione piuttosto che qualsiasi tipo di escalation”.

– Verità: il wishful thinking condiviso da membri popolari dell'”opposizione patriottica” come la maggior parte dei blogger militari russi può essere oggettivamente descritto come una prova non credibile di una connessione segreta con il Cremlino.

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I sette fact-check condivisi sopra saranno ora riassunti.

L’argomentazione dell’ISW a sostegno di questa teoria del complotto si riduce a un’errata rappresentazione della risposta coordinata dei media russi, al fatto che l’attacco sia stato ripreso e alle aspettative velleitarie dei blogger militari su ciò che potrebbe seguire a breve. Nessuno dei tre punti principali dimostra in modo convincente che il tentato assassinio del Presidente Putin sia stato un false flag. Anzi, sono così facilmente confutabili da smascherare l’ISW come una lavanderia di informazioni di guerra del governo statunitense.

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