La protesta di sindacati e lavoratori nello stato del Michigan (Usa)

a cura di Erman Dovis

newsdalmondo bannerI sindacati ed i gruppi dell’associazionismo sociale dello Stato del Michigan, nel midwest degli Stati Uniti, protestano questa settimana contro una recentissima legge federale che contrasta palesemente i diritti dei lavoratori : essa presuppone il divieto di versare quote sindacali come condizione per ottenere un impiego.

La mobilitazione inizierà lunedì 9 dicembre, concentrandosi in forma pacifica a Lansing, capitale dello Stato, e proseguirà il giorno seguente davanti alla sede del Parlamento federale, secondo quanto hanno fatto sapere gli organizzatori.

Il sindacato dei lavoratori del settore automobilistico conta di attivare migliaia di persone, ed ha mobilitato i suoi iscritti ed i cittadini del Michigan anche attraverso telefono e e-mail.

L’Organizzazione sostiene che la nuova normativa ha l’evidente scopo di indebolire i sindacati, privandoli di quote sicure per ogni contratto realizzato nei rispettivi settori operanti.

Si consideri inoltre che i politici conservatori e i grandi industriali hanno tutto l’interesse a dividere il movimento sindacale, i lavoratori e ridurre la capacità di contrattazione collettiva nei luoghi di lavoro.

Il disegno legge in questione è stato approvato giovedì scorso dai legislatori repubblicani alla Camera dei Rappresentanti ed al Senato, i quali hanno sostenuto che questo provvedimento servirà a dare maggiore impulso alla competitività economica dello Stato del Michigan, considerato la culla del sindacalismo nel paese.

L’opposizione Democratica ha respinto la proposta in entrambi gli organi parlamentari, ed ora la legge è nelle mani del Governatore Rick Snyder per la definitiva approvazione.

Se, come tutto lascia presupporre, la nuova normativa verrà promulgata, entrerà in vigore a partire dal mese di Aprile 2013, ed il Michigan diventerà il ventiquattresimo Stato americano ad adottare tale legislazione .

Fonte originale: http://www.prensa-latina.cu