di Federico La Mattina
da Sputnik News
I media occidentali presentano spesso lo scontro Clinton/Trump in chiave manichea e l’opinione pubblica è spesso portata a vedere in Hillary Clinton la figura del candidato “più ragionevole”. Le vicende siriane, libiche e le politiche aggressive antirusse ci raccontano però una storia diversa. Dove ci collochiamo “noi” europei?
Lo scontro Clinton/Trump sta ravvivando gli animi di chi – dall’alto del suo spirito “democratico” (nel senso più anti-etimologico del termine) legge la contesa tra i due candidati come l’ennesima riproposizione dello scontro bene/male a cui i nostri media ci hanno ormai abituato. Da una parta una donna (come se questo fosse un merito a priori) sorridente e “ragionevole” contro il rivale repubblicano, “arrogante e cattivo”. Chi scrive non nutre alcuna simpatia per la figura di Donald Trump ma sul “falco” Hillary Clinton ci sono pochi dubbi: possiamo tranquillamente sostenere che è il candidato più aggressivo in politica estera e più pericoloso per noi europei (a meno che non si voglia identificare la geopolitica europea con la pulsioni russofobe provenienti dai paesi della cosiddetta “nuova Nato”).