Siria 2011-2024, breve riepilogo di una tragedia

di Davide Rossi 

da https://www.sinistra.ch

Marzo 2011: Washington manda il suo ambasciatore a distribuire kalashnikov in piazza, quando il governo Assad protesta (e mi parrebbe il minimo, se accadesse a Parigi o a Roma che cosa diremmo?), viene scatenata da gruppi integralisti e terroristici quella che in Occidente i giornalisti chiamano “guerra civile”. In realtà è una guerra imperialista armata e fomentata dall’estero. 

Maggio 2014: poiché i gruppi terroristici non bastano a vincere la guerra civile in Siria, la NATO lancia un reclutamento di massa internazionale, dall’Europa alla Cina passando per l’Asia Centrale, che porti tutti gli psicopatici disponibili a formare l’ISIS, noto anche come Stato Islamico. Di fatto con la copertura dei curdi irakeni questi tagliagole prendono il potere in una porzione di territorio che va dalla Raqqa siriana alla povera Mossul irachena, ovunque arrivano ammazzano ogni oppositore e distruggono tutto, chiese e pure moschee. 

2015: quando vi è il rischio che i tagliagole dell’ISIS arrivino a Damasco, dichiarando di voler procedere verso Beirut e il Libano, poiché l’ONU è bloccato dagli statunitensi, si forma una coalizione interazionale capeggiata da russi, iraniani e libanesi di Hezbollah volta a formare uno schieramento militare unitario che salva in tre anni, combattendo fino al 2018, la Siria e il suo popolo, liberando una porzione rilevante del territorio e tutto l’Iraq occupato da questi efferati terroristi. 

2016: la Turchia, dopo aver spalleggiato gli islamisti per alcuni anni, compie un cambiamento totale di alleanze che la colloca sostanzialmente nel campo multipolare al fianco di cinesi e russi, gli Stati Uniti provano a luglio ad uccidere Erdogan, ma non ci riescono. Il presidente turco ha chiaro con chi non si dovrà più schierare, tuttavia, pur supportando i russi, resta il problema dei siriani, spesso integralisti, ospitati negli anni precedenti in Turchia, oltre un milione a cui ha di fatto regalato la cittadinanza turca, così come incomprensioni di lunga durata con il partito di governo siriano.  Mentre la propaganda mediatica dipinge i curdi come eroi perché lottano contro l’ISIS, non si dice che ad armarli entrambi sono sempre gli Stati Uniti che mirano non solo all’instabilità sul territorio siriano ma anche a costringere la Turchia a intervenire militarmente in Siria, esacerbando così la diffidenza siriana verso Ankara: la Turchia infatti non può tollerare che gli Stati Uniti formino un Kurdistan in Siria: sarebbe a quel punto la stessa integrità territoriale turca ad essere messa in discussione.

2020-2021: pur restando porzioni rilevanti del territorio siriano in mano da un lato ai separatisti etnici curdi, addestrati da Israele e sovvenzionati dagli Stati Uniti ed enclavi di tagliagole nel Nord del paese, il governo siriano riprende il controllo della parte preponderante del territorio e Assad rientra nella Lega Araba a nome della Siria.

Novembre 2024: i neo-con e i democratici statunitensi, riesumano i tagliagole terroristici e sanguinari di Al Qaeda e di Al Nusra, oggi sedicente Fronte per la Liberazione del Levante, supportato da ucraini ed israeliani, nonché indirettamente dai curdi. I tagliagole prendono il controllo di Aleppo, seconda città siriana e delle zone circostanti.  La Turchia, nonostante le tante incomprensioni tra Erdogan e Assad, e nonostante i gruppi islamisti in Siria siano spesso identificati come “filo-turchi” dalla propaganda, si è schierata con il legittimo governo siriano, come la Russia e l’Iran, anche se settori filo-atlantici che rimangono infiltrati fra la borghesia turca stanno provando a destabilizzare Erdogan.

2 dicembre 2024: Gli statunitensi non intendono disinnescare la deflagrazione di una nuova guerra mediorientale ed Hezbollah, che ha imposto agli israeliani il cessate il fuoco nel conflitto innescato dai sionisti, dichiara la disponibilità a tornare in Siria laddove il sedicente Fronte per la Liberazione del Levante avanzi verso sud. 

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