Scoprire l’essenza della cultura cinese: il discorso di Xi Jinping evidenzia i 5 pilastri utili per capire la Cina

di Francesco Maringiò

da https://italian.cri.cn

Ad inizio di giugno il presidente cinese Xi Jinping ha partecipato ad alcune iniziative di carattere culturale, su cui vale la pena prestare attenzione. Questo perché ci aiuta essenzialmente a comprendere alcuni degli aspetti peculiari della Cina contemporanea e migliorare così la nostra comprensione di un paese che, come ci ha spiegato il prof. Zhang Weiwei, considera se stesso uno “stato di civilizzazione”, una civiltà unica e a sé stante. Oltre a ciò, l’indagine sullo sviluppo culturale della Cina può rivelarsi utile anche per inquadrare la nostra specificità di europei ed occidentali, come parte del mondo.

Il 1 giugno scorso il presidente cinese ha visitato la sede della China National Archives of Publications (un’imponente costruzione sorta dove prima c’era una vecchia cava abbandonata) e l’Accademia cinese di storia. Entrambe le istituzioni sono a Pechino. La prima è responsabile della pianificazione e del coordinamento delle risorse culturali della nazione, mentre la seconda sovraintende il lavoro di ricerca storica nazionale ed organizza importanti progetti accademici in ambito storico. In entrambi i casi la leadership cinese ha prestato una particolare attenzione alle preziose opere esposte, dal “Siku Quanshu” (la più grande collezione di libri di storia cinese) ai testi classici della sinizzazione e modernizzazione del marxismo, fino ai reperti archeologici risalenti alla dinastia Xia, la più antica descritta nelle cronache cinesi.

Il messaggio è chiaro: è impossibile comprendere la Cina antica (e, non dimeno, quella contemporanea e quella futura) se non si comprende la continuità storica ed il contributo fornito dalle varie fasi di questa lunga civilizzazione. Un concetto non così estraneo, almeno intuitivamente, anche a noi italiani, la cui storia antica e moderna è così indissolubilmente legata agli spazi che abitiamo nelle nostre città ed al pensiero che si è strutturato nel tempo.

Il 2 giugno Xi Jinping ha tenuto un discorso ad un simposio organizzato dall’Accademia Cinese delle Scienze Sociali sul tema dell’eredità e dello sviluppo culturale, nel corso del quale il presidente cinese ha adottato alcune nuove espressioni, nell’ambito di un ragionamento che ha illustrato gli elementi essenziali di un sistema di pensiero strutturato nel corso del tempo.

Già a marzo scorso, con la presentazione dell’Iniziativa per la civilizzazione globale, la Cina si rivolgeva al mondo intero invitandolo a rispettare le differenti civiltà, a sostenerne i valori comuni e rafforzare gli scambi e la cooperazione. Un concetto perfettamente integrabile con quello di “futuro condiviso per l’umanità”, che è parte essenziale del pensiero di Xi Jinping sulla diplomazia, ma anche con quello di “rinnovamento della nazione cinese”, attraverso proprio un preciso sforzo di definizione della propria cultura. Un processo iniziato da tempo e che, per esempio, vede nel discorso di Xi Jinping del 2014 in occasione della nascita di Confucio prima e poi nel 2016 e nel 2021 in occasione dell’anniversario della fondazione del partito, alcuni momenti essenziali della definizione di tale pensiero. È a partire da qui che Xi Jinping parla al popolo cinese di “confidenza culturale”, chiedendo “di essere fiduciosi” del percorso scelto.

Nel corso del suo discorso del 2 giugno, Xi Jinping ha presentato le cinque caratteristiche essenziali della civilizzazione cinese, che ci aiutano a capire la Cina contemporanea.

Partiamo dalla prima: la coerenza. Essa nasce dal fatto che la Cina percepisce sé stessa come il risultato di una lunga ed ininterrotta eredità della sua civiltà. Un elemento di continuità che la spinge a preservare un percorso di sviluppo unico, proprio perché frutto di questo stato di eccezionalità.

La seconda caratteristica è quella dell’originalità, che forse sarebbe più corretto codificare con “innovatività”, una caratteristica essenziale della Cina, da sempre al centro della riflessione della sua classe dirigente. Il lungo percorso di sviluppo della civiltà cinese non è concepibile senza la capacità di innovazione e di riforme o il coraggio al cambiamento, divenuto una caratteristica essenziale della Cina post ’49.

Un’altra caratteristica è quella dell’unitarietà. È un tema essenziale per la Cina, che affonda le radici in oltre 3.000 anni di storia, dal concetto di “grande unità”. Nel report al 20º Congresso del PCC l’espressione “impegnarsi nell’unità” è stato utilizzato diverse volte e viene considerata l’unica via che il popolo cinese può intraprendere per raggiungere i suoi obbiettivi storici. Un concetto questo che, oltre a servire la politica domestica, viene spesso adoperato come soluzione per la costruzione di una governance globale che, unita, può affrontare le innumerevoli sfide che il mondo ha di fronte a sé.

Un’altra caratteristica enunciata dal leader cinese è quella dell’inclusività, ossia il fatto di racchiudere in sé elementi culturali differenti, sviluppando una mentalità aperta ed inclusiva anche nei confronti delle varie civiltà nel mondo.

Infine, direttamente collegato con quanto appena detto, Xi Jinping ha parlato della natura pacifica della Cina: diversamente da chi propugna uno scontro tra le civiltà la Cina è impegnata a combattere l’egemonia culturale e la pretesa di imporre il proprio modello ed i propri valori, oltre al proprio sistema politico, sugli altri.

Un altro passaggio molto importante è relativo alla comprensione del successo del socialismo con caratteristiche cinesi. Diversamente da alcuni osservatori occidentali che vedono nel successo economico la chiave dell’affermazione della via cinese al socialismo, questo intervento di Xi Jinping ci aiuta a comprendere che per il PCC tale successo nasce innanzi tutto dalla capacità di combinazione ed adattamento reciproco tra marxismo e cultura tradizionale cinese. Sebbene questi due ambiti nascano e si sviluppino in contesti diversi, essi vengono considerati altamente compatibili perché da un lato la cultura tradizionale fornisce al marxismo cinese una profondità storica specifica del percorso di sviluppo umano che il popolo cinese ha sperimentato nel corso dei secoli e dall’altro lato il marxismo cinese, unificandosi con la cultura tradizionale, crea una nuova forma di modernizzazione in stile cinese. 

Come detto in premessa, la comprensione profonda della cultura cinese e dell’importanza che riveste da sempre nella società è utile per migliorare la conoscenza della Cina, ma anche per definire meglio alcuni aspetti della nostra specificità. Per esempio, il fatto che nelle affinità culturali e di civilizzazione alberga il seme della comunicazione interculturale e della reciproca comprensione. Ma anche le differenze sono importanti: perché sviluppano il bisogno di apprendimento reciproco e dialogo. Solo trascendendo le barriere tra le civiltà e attraverso gli scambi e l’apprendimento reciproco si porranno le basi per una nuova forma di civiltà umana.

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