Per Scott Ritter

di Mark Epstein

In via eccezionale voglio scrivere questo breve contributo ad onore di Scott Ritter, e per ringraziarlo per l’enorme coraggio con il quale indefatigabilmente, con riserve di energia e coraggio davvero strabilianti, riesce ad intervenire continuamente con blog, video, interviste, saggi ed analisi scritte, nell’oceano di disinformazione e propaganda vomitata dall’Impero e dai satrapi occidentali a codazzo.

Ritter è sulla breccia da decenni, e dimostrò già il suo eccezionale coraggio quando diede le dimissioni dalla sua posizione di ispettore dell’ONU in Iraq quando l’Impero stava cercando di usare, e poi usò davvero, queste missioni sia per operazioni di spionaggio in Iraq, sia per cercare di creare i pretesti per l’ennesima guerra di aggressione che poi, come sappiamo, evidentemente intraprese.

La National Sekurity State gli fu subito messa alle calcagna, nella forma di continue persecuzioni, violazioni delle sue libertà ecc., da parte della FBI, CIA e le solite agenzie del neototalitarismo imperiale.

Scott Ritter fa anche parte del coraggioso gruppo di ‘veterani’ delle agenzie della NatSek State che si sono resi conto degli orrori di cui sono responsabili questi enti su tutto il globo terracqueo, e si impegnano quindi da ormai ben oltre un decennio, quasi due, a strappare la maschera da molta della propaganda e disinformazione che questi enti cercano di imporre al globo come la ca. “unica verità ufficiale”. Si tratta dei VIPS (Veteran Intelligence Professionals for Sanity), e tra gli altri siti online si possono trovare una serie di loro analisi su questo sito (qui),

Ma le ragioni per cui voglio ringraziarlo hanno a che fare con la combinazione di grandissima expertise che fa parte delle sue analisi della intelligence e della situazione militare nei riguardi della “special military operation” condotta dalla Russia in Ucraina, combinata con un’altissimo senso di impegno, di missione umana, di rettitudine sia nelle analisi, sia nei confronti di chi lo intervista, gli pone domande, ecc. E praticamente in ogni intervento Ritter insiste appunto sul fatto che si tratti di una “special military operation” e non di un’invasione per scopi territoriali, di dominio, di imposizione della propria volontà, di estorsione economica, imposizione della propria ‘ordo’ neoliberal-neototalitaria come nel caso dell’Impero con NATO-UE a codazzo, ma invece di intervenire a protezione delle popolazioni russofone e storicamente facenti parte della Russia, contro il regime ed il terrorismo di stato e di istituzioni individuali del regime neonazista ucraino (battaglione Azov, Svoboda, Right Sector, Kraken, e così via nello sterminato elenco della barbarie neonazista ucraina). In questo si distingue appunto già dalle cornici e premesse più fondamentali da tutta l’oscena propaganda occidentale, che, seguendo a ruota l’Impero in fase di transizione verso il IV Reich, decontestualizza ma soprattutto censura tutte le premesse storiche, istituzionali, politiche, culturali, linguistiche relative al colpo di stato in Ucraina, all’ingerenza occidentale, strumentalizzando la nazione più corrotta del globo, fomentando il colpo di stato, e poi de facto sostenendo pienamente in tutti i modi tutte le fazioni naziste, anche le più estreme, preparandole, con fondi, istruzioni, personale, armi, ecc. sia dell’Impero che NATO per una futura aggressione alla Russia. Secondo la ueber-propaganda dell’Impero e dei satrapi a seguire, tutto il reale, tutta la verità acquisita sinora dalla specie umana, sarebbe in realtà… un complotto di Putin. A confronto la “Trump Derangement Syndrome” dell’ala oligarchica Dem e di tutto il miasma conformista a seguire, soprattutto di area ‘liberal’ ma con grandissime fette anche della ‘sinistra’ postmoderno identitaria, è pochissima cosa. Regna invece sovrana in tutto lo “Occidente” (ed ovviamente il IV Reich vorrebbe imporre questo ‘groupthink’ al mondo intero), la “Putin Derangement Syndrome”. Se si vanno ad esaminare tutte gli iper-demagogici ‘tributi’ di questo occidente in occasione del recentissimo decesso di Gorbachev, si vedranno i livelli di manipolazione, di intenzionale omissione del reale decorso degli eventi storici, dove si omette completamente la figura dello iper-venduto Boris Yeltsin, che ovviamente per il neoliberismo neototalitario era l’unico tipo di marionetta ammissibile/desiderabile, non si parla del suo aver attaccato il proprio (!!!) parlamento con i carri armati, non si discutono degli infiniti saccheggi ed estorsioni parassitarie nei confronti della Russia, non si discute della reale carriera di Putin soprattutto degli inizi. No invece si ripetono in tutte le salse le ueber-macchiettistiche, manichee, contrapposizioni di Gorbachev e Putin, omettendo in realtà quasi tutta la biografia politica e storica dei due, e, soprattutto, censurando de facto completamente la completa responsabilità dell’Impero, NATO e satrapi UE nell’aver distrutto alla base il tentativo di Gorbachev di creare un tipo di riforma e cambiamento (questo a parte quanto fossero realistiche, e quanto Gorbachev sembra non avesse mai letto nemmeno una parola di Macchiavelli…). No, come Ritter ci ricorda in alcuni interventi recenti, in realtà l’unica qualifica richiesta per diventare un ‘esperto’ per quanto riguarda la Russia in questo regime Biden (ma sicuramente da molto prima) è l’aver scritto una tesi riguardo quanto è orrendo Putin, ed a come tutto il male dell’universo in realtà ha origine da Putin. Questa mentalità che non arriva nemmeno al livello di un pargolo nella seconda asilo, combinata con la più demente psicologia (neo)totalitaria sono gli unici veri prerequisiti per diventare parte dell’universo demonologico ed in via aggressiva di nazificazione del IV Reich. Per invece un ottimo saggio, equilibrato, appunto su Gorbachev e su come viene visto (per molti giusti motivi) in Russia vedi alcuni dei recenti interventi di Ritter, così come questo saggio per Consortiumnews. Oggi invece tutti gli apparati dell’Impero si sono spostati su posizioni di una destra così estrema, che anche una figura di grande storico dell’URSS, per quanto da posizioni di una sinistra molto moderata, social-democratica da un punto di vista europeo, come Stephen Cohen, venne osteggiato, diffamato ed espunto durante i parecchi anni alla fine della sua vita, semplicemente perché non contribuiva alla propaganda per l’installazione unipolare dell’Impero a dominio del globo.

Per chiunque dubiti del continuo sostegno in tutti i modi dato dall’Impero alla destra estrema in tutto il mondo, in modo ininterrotto dalla II GM ad oggi, ricordiamo: la Grecia dei colonnelli (i prima con la UK nella persecuzione dei partiti e partigiani di sinistra in quel paese), il sostegno alla Spagna di Franco, al Portogallo nelle sue varie versioni fasciste, a tutti i regimi fascisti e militaristi in America latina ed America centrale (il caso più eclatante essendo il Cile di Pinochet ovviamente, venuto al potere grazie al colpo di stato orchestrato con l’Impero contro Allende; ricordiamo che dopo il colpo di stato la DINA di Pinochet, in collaborazione con la CIA ed altri servizi imperiali, assassinò Letelier e Ronnie Moffit con un’autobomba a Washington (cf. Darya Dugina per venire al presente); tipicamente Wikipedia, uno dei cui ‘fondatori’ Jimmy Wales è risaputo essere vicinissimo ai servizi imperiali, con le conseguenti ‘ricadute’ su tutti i modi per censurare, strumentalizzare, distorcere le voci di questo sito online, ammette che poi la FBI, che ovviamente occultò tutto il lato di complicità dei servizi imperiali, però trovò il tempo di illegalmente copiare i documenti in possesso di Letelier, e soffiarli alla stampa di destra nell’Impero, parlando di legami tra rifugiati cileni e istituzioni della DDR), a tutti i movimenti e gruppuscoli neonazisti e neofascisti in tutto il mondo, in primis per lettori italiani in Italia con la “strategia della tensione”, come, tra i moltissimi altri “Ordine Nuovo” (cf. “New World Order”), “Rosa dei Venti” (cf. simbolo della NATO). Ed in collegamento appunto con i servizi italiani ed a questi gruppi sovversivi, la NATO, che de facto come gran parte della ‘ordo’ occidentale non è altro che una OVRA all’interno della PIOVRA imperiale, fu al centro dell’orchestrazione di GLADIO in Italia, quindi in pieno un’operazione fascista, di terrorismo di stato, organizzata dall’appendice imperial-totalitaria dell’Impero, la NATO appunto.

Ma torniamo alla micro-biografia di Ritter: qualità caratteriali che ovviamente inizialmente lo portarono ad arruolarsi nei marines, e poi ad impegnarsi nelle varie posizioni che ricoprì sia negli apparati dell’Impero sia poi all’ONU.

Scott Ritter si identifica pienamente con una posizione di patriottismo ‘vecchio stampo’, una posizione fondata su concetti di onore, rettitudine, onestà, che deve valere anche in tutte le interazioni con l’altro, ed anche con antagonisti e-o ‘nemici’ dell’Impero. In questo si distingue da molte critiche anche da parte di sinistre anti-imperialiste serie, ma Ritter si è sempre dichiarato disposto a dialogare e ad essere intervistato anche da loro. Vedi per esempio questa intervista concessa ad una delle riviste storicamente più importanti della reale sinistra statunitense, e cioè la Monthly Review (vedi qui).

Come parte di questo patriottismo vecchio stampo, Ritter ricorda giustamente l’intervento degli USA nella II GM contro la Germania nazista e le potenze dell’Asse associate, quindi sottolineando la componente antifascista (dove in realtà come sappiamo in realtà c’erano forti componenti di rivalità inter-imperialiste), che, tipicamente per l’Impero in fase di degrado verso il IV Reich, non venne ricordata con monumenti sino a non molti anni fa, sebbene fosse la guerra in cui di gran lunga il maggior numero di combattenti statunitensi perse la vita. Invece, spia delle reali simpatie e linee politiche dell’incipiente neoliberismo neototalitario, monumenti ai combattenti della guerre di Corea e del Vietnam vennero subito eretti, spie appunto dell’anti-comunismo di ispirazione nazista e fascista dell’Impero (ed una storia più attenta e meno conformista e ‘comprata’ metterebbe senz’altro il mccartismo imperiale all’interno delle correnti fasciste di varia natura del XX secolo). E Ritter sottolinea giustamente il più spesso possibile come questo intervento a sostegno e strumentalizzazione dell’Ucraina neonazista faccia parte del più osceno dei tradimenti nei confronti del quasi mezzo milione di combattenti statunitensi che perirono combattendo nazismo e fascismo e regimi giapponesi, spagnoli, ecc. nel corso della II GM.

Quindi il fondamento concettuale delle comunità, associazioni, istituzioni cui Ritter dedica le proprie energie e sacrifici, e soprattutto impegno, onestà e militanza (non in senso politico o partitico ‘stretto’) rimane la nazione o ‘patria’. Per chi scrive, che cerca (perlomeno tenta…) di orientarsi usando le indicazioni anche delle linee leniniane riguardo il rapporto tra analisi, teoria ed impegno politico, questa auto-limitazione a fondamenti ‘nazionali’ di analisi, poi senz’altro estesi a livello abbastanza acuto ed incisivo, ai rapporti tra nazioni, grandi potenze, ecc., rimane alla fine un limite concettuale e teorico di Ritter, meno per quel che riguarda le analisi concrete, soprattutto a livello politico e militare di situazioni e conflitti specifici, e più per quel che riguarda delle proposte prospettiche per impegni futuri. Alla fine, si tratta di una critica molto limitata, perché il resto della sinistra reale, nel concreto, non si è in genere mostrata di un livello credibilmente superiore a quello di Ritter. Ed è comunque un limite, se non universale, estremamente frequente anche nella sinistra imperiale più impegnata, ed è quello di sperare in un rinnovamento ‘civico’ di pressione dal basso su istituzioni sempre più neototalitarie, verticistiche nei loro sistemi e pratiche di abuso permanente. Certo è una linea importante sulla quale puntare, ma a me sembra realisticamente, e da un punto di vista realmente anti-imperialista, l’unico modo in cui il centro del tumore del cancro trainante-degenerante di tutto lo “Occidente” e di conseguenza di molte pressioni istituzionali globali sarà alla fine debellato sarà sostenendo coalizioni sempre più ampie di nazioni che NON si accodano alla ordo satrapo-proconsolare neoliberal-neototalitaria diretta dall’Impero in fase di transizione al IV Reich. A questo punto della storia contemporanea non ci sono né istituzioni, né movimenti, né opposizione sufficientemente estesa delle classi oppresse per poter sostenere ed organizzare un rovesciamento abbastanza permanente, costruttivo e propulsivo. Queste forze invece esistono nel caso di coalizioni di stati abbastanza coordinati, integrati e decisi a non diventare i futuri schiavi e carne da macello del Reich ed annessa appendice satrapo neototalitaria della NATO-UE. Come sempre auspicabilmente non si tratta di un ‘aut-aut’ ma di un ‘e… anche’ per quanto riguarda i rapporti tra sinistre reali, e nazioni decise a non sottostare ad una schiavitù globalizzante neoliberal-neototalitaria.

Come forse anche alcuni pochissimi tra i pochi che mi leggono sanno, in altro ambito mi occupo e mi sono occupato dell’opera di Pier Paolo Pasolini. Benchè PPP politicamente, culturalmente, biograficamente provenga da percorsi molto diversi, questa grande, costante, assidua onestà, intransigenza, auto-analisi personale, ed enorme senso dell’impegno, senza quasi pausa, mi sembra facciano pure parte del profilo caratteriale ed etico di Scott Ritter.

Quindi grazie di nuovo per il grande coraggio, la grande onestà e franchezza, e, ovviamente, le grandi, e quasi insostituibili, capacità di analisi nei settori specifici della sua grande competenza.

Qui rimando solo ad un paio di recenti interventi di Ritter, perché in realtà l’elenco è lunghissimo, ed ognuno può andare a consultare in proprio il calibro dei suoi interventi nel corso di parecchi decenni: qui (tra i molti altri argomenti Ritter qui aggiorna sulla situazione dell’elenco degli “information terrorists” prodotto dal governo neonazista ucraino con fondi imperiali, dicendo che, se era stata rimosso (come avevo accennato in un altro pezzo) ora è stato rimesso online, pare che poi per dare ‘nuovo lustro’ a questa opera di propaganda e disinformazione imperial-nazista, ci sia stato un evento in cui erano presenti membri del Dip di Stato imperiale, e o ministri degli esteri o loro rappresentanti di tutta una serie di paesi NATO, ed inoltre il sito della “hit list” del terrorismo di stato continua ad essere aggiornata con altri obiettivi, ovviamente compilati con l’assistenza dei servizi occidentali quali CIA ed MI6, senza che le istituzioni preposte di sorveglianza dell’Impero si interessino né alla collusione tra servizi per leggi limitate ad operare all’estero (ma con queste manovre ingerendo alla grande nella politica interna), né al fatto che i servizi imperiali stiano de facto assistendo in piena complicità ad operazioni di terrorismo di stato del regime ucraino)), qui (un’intervista con George Galloway riguardo i laboratori dell’Impero in Ucraina dedite alla guerra batteriologica), o qui (un aggiornamento sulla reale situazione militare del conflitto tra Russia e neonazismo ucraino).

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