Usa, Cia e la “Panama Papers” Connection

da www.tribunodelpopolo.it

Bradley Birkenfeld, colui che aiutò a trovare gli evasori americani che nascondevano miliardi in Svizzera, ha detto alla CNBC di ritenere che dietro il Panama Papers Leaks ci sarebbe nientemeno che la Cia. 

Bradley Birkenfeld non è un uomo qualunque, è quello che gli inglesi chiamano whistleblower, ovvero un personaggio scomodo che ha rivelato verità scottanti. In particolare Birkenfeld è colui che ha aiutato a rendere pubblici gli evasori fiscali americani che avevano nascosto i propri soldi nelle banche svizzere e riguardo al recente scandalo dei Panama Papers ha detto chiaramente alla tv CNBC che ci sarebbe nientemeno che l’ombra della Cia. A questo riguardo Birkenfeld ha detto chiaramente di credere che ci sia la Cia dietro la vicenda, e per l’occasione ha citato come prova la scelta selettiva delle informazioni date in pasto al pubblico dominio e che escludono in modo davvero poco convincente gli Stati Uniti. Quello che avevamo notato anche noi, e cioè che i Panama Papers hanno colpito guardacaso proprio tutti i nemici degli Usa: Russia, Cina, Argentina, Pakistan, e nessun americano, non è infatti passato inosservato e anzi ha convinto Birkenfeld a dire di ritenere che ci sia un lavoro di intelligence dietro la vicenda. Peraltro anni fa Birkenfeld ha ricordato come quando lavorava in una banca svizzera la Mossack Fonesca fosse parte integrante di un “worldwide offshore financial network used to avoid domestic taxes“, ovvero di una rete utilizzata per evitare di pagare le tasse. Ma veniamo ora al punto più importante del discorso di Birkenfeld, ovvero che Panama sarebbe solo un attore minore del contesto dell’evasione delle tasse.

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