Tutto si lega

warsaw meetingroom rdax 775x440di Ângelo Alves, Commissione Politica del Partito Comunista Portoghese | da avante.pt

Traduzione di Marx21.it

I 134 punti della dichiarazione finale del vertice della NATO sono attraversati dalla menzogna: la NATO è minacciata da tutte le parti avendo di fronte “una serie di minacce e sfide alla sicurezza provenienti sia da Est che da Sud; di attori statali e non statali; di forze militari e di attacchi terroristici, cibernetici e ibridi”. Tra tutti i “pericoli” ne emerge uno, messo in rilievo: “le azioni aggressive della Russia”. Per la Nato, questo “pericolo” giustifica decisioni come l’allargamento e l’entrata in funzione del sistema anti-missile, la dislocazione di quattro battaglioni da combattimento di 4.000 uomini in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia, una ancora maggiore concentrazione di mezzi aerei e navali nei mari Baltico, Artico, Mediterraneo e Nero e pure la riaffermazione della NATO come “alleanza nucleare”.

Ora, la NATO che in questo momento si dice “circondata” da “pericoli” è la stessa NATO che ha partecipato, sotto la direzione degli USA, alla guerra in Iraq del 2003. Una guerra, che il rapporto britannico Chilcot conferma ora essere stata basata su menzogne sulla “minaccia” delle celebri “armi di distruzione di massa”. Il rapporto dimostra che i responsabili di quel gigantesco crimine hanno falsificato prove e nascosto rapporti sulle prevedibili conseguenze della guerra, sia per lo stesso popolo iracheno che per la destabilizzazione della regione e di stimolo a organizzazioni terroriste. In altre parole, la NATO ha capovolto la realtà e ha fabbricato menzogne per aggredire un popolo e un paese. Ha fatto lo stesso in Jugoslavia, in Afghanistan e in Libia, solo per offrire tre esempi, e sta facendo esattamente la stessa cosa ora relativamente alla Russia usando a tal fine il capovolgimento della realtà in merito al conflitto in Ucraina.

Oltre a contribuire a incolpare Blair, Barroso, Aznar e Bush, e a condannarli per i criminali che sono, il rapporto Chilcot serve a dimostrare che la NATO è una fabbrica di guerre e anche di menzogne, e che usa le conseguenze della sua politica di guerra per giustificare ancora più militarismo e guerra in un circolo vizioso di violenza e aggressione con conseguenze imprevedibili per l’umanità.

La logica del circolo vizioso è utilizzata anche in campo economico. L’operazione delle “sanzioni” al Portogallo ne è la prova lampante. Se ci fossero dubbi, le recenti dichiarazioni di figure come Schäuble, Juncker e Dijsselbloem hanno reso chiaro che l’obiettivo è il ricatto duro e puro contro il Portogallo, allo scopo di rimettere “in pista” la politica di sfruttamento e impoverimento. In sostanza è lo stesso ricatto a cui è stata ed è sottoposta la Grecia, la stessa logica che ha portato il Portogallo a quattro anni di terrore sociale e distruzione economica. Una logica che ha un’ideologia, che è associata con politiche – dell’Unione Europea – e che ha volti. Uno è quello di Durão Barroso, il maggiordomo della guerra dell’Iraq, che per questo fu “premiato” con la carica di presidente della Commissione Europea e che, ormai a Bruxelles, ha scatenato una nuova guerra, questa volta economica e sociale, contro i popoli d’Europa.

Portate a compimento tali importanti “commissioni” al servizio del grande capitale e dell’imperialismo, Barroso riceve ora un nuovo premio e si siede al vertice del sistema – Goldman Sachs, la banca “che esegue il lavoro di Dio”. La stessa Goldman Sachs che è stata al centro della speculazione con il debito sovrano di paesi come Portogallo, Irlanda e Grecia, che ha falsificato i conti greci perché quel paese entrasse nell’euro e per incassare in seguito migliaia di milioni con il suo affondamento. La banca per la quale sono passati nomi come Mario Draghi, presidente della BCE, o Romano Prodi, ex presidente della Commissione Europea.

Non c’è modo di nasconderlo. La promiscuità tra potere economico e potere politico ha raggiunto una dimensione totale, ed è questa promiscuità che è all’origine dei ricatti e delle pressioni contro popoli interi. Ma non solo. Come il susseguirsi degli eventi dimostra, sfruttamento, oppressione e guerra sono strumenti indivisibili dal dominio imperialista. Proprio come una bugia sfrontata. Come