di D.G. Novikov, vicepresidente del Partito Comunista della Federazione Russa | da kprf.ru
Traduzione dal russo di Mauro Gemma
Il Partito Comunista della Federazione Russa aveva già avvertito molti anni fa che il paese avrebbe pagato cara l’incoerenza nella difesa dei propri interessi nazionali. I pluridecennali giochi con la NATO e la retorica sulla partnership con gli Stati Uniti sono stati un fattore per favorire l’auto-disarmo della Russia. Ed ecco il triste risultato: le forze armate di stati che fanno parte dell’alleanza atlantica sparano ai nostri soldati.
Internet è già invaso da videoregistrazioni. Vale la pena prestare attenzione al fatto che l’evento sia stato filmato almeno da tre punti diversi. Colpendo il nostro aereo sul territorio della Siria, la Turchia si è immediatamente rivolta alla NATO con una richiesta di aiuto e ha chiamato il Ministero degli Esteri della Russia per ricevere una spiegazione. Tutto ciò permette di affermare che si è trattato di una provocazione ben pianificata, in cui un proprio ruolo hanno svolto la Turchia, l’ISIS e i combattenti sostenuti dalle strutture USA. A questo proposito è impossibile non ricordare la recente dichiarazione del ministro della difesa degli Stati Uniti Ashton Carter, in cui si prometteva alle forze aeree russe che avrebbero subito vittime in Siria. Ecco che ora si registra come la “lungimiranza” degli americani si sia tradotta in realtà.
I vertici della Russia hanno di fronte agli occhi l’aumento della minaccia militare da parte di USA e NATO. Proprio loro stavano dietro ad “al-Qaeda”, e ora si stagliano all’ombra dell’ISIS. Da molti anni contro il nostro paese è organizzata la guerra terroristica, e l’argomento è stato ampiamente affrontato nel lavoro di Ghennady A. Zyuganov, Globalizzazione all’americana, ovvero la schiavitù globale della Russia. Un capitolo di questo libro è dedicato al ruolo del terrorismo internazionale come strumento dell’imperialismo contemporaneo.
L’attacco terroristico contro il nostro aereo civile in Egitto e l’abbattimento del bombardiere russo mirano al medesimo scopo. Innanzitutto, ciò significa la necessità di garantire la sicurezza dei nostri cittadini. Tutti i nostri connazionali, che manifestano il desiderio di andarsene dalla Turchia, dall’Arabia Saudita, dal Qatar e dalle altre monarchie del golfo Persico, devono ottenere questa opportunità. Gli USA in circostanze simili hanno attivamente fatto ricorso a simili misure.
La posizione della Russia deve essere allo stesso tempo equilibrata e salda sui principi. E’ necessario prendere in seria considerazione la possibilità di rivedere le relazioni economiche con la Turchia. Pertanto l’introduzione del regime dei visti non è solamente la modalità con cui ottenere un impatto economico sul settore turistico turco. Nel contesto attuale, rappresenta anche una misura rispondente agli interessi della sicurezza nazionale della Russia, compresa la prevenzione degli attacchi terroristici sulla nostra terra.
Il Partito Comunista della Federazione Russa ha sempre sostenuto la lotta di liberazione nazionale dei popoli. Sono fermamente convinto che sia venuto il momento di sollevare con energia la questione del diritto del popolo curdo alla realizzazione della massima autonomia sul territorio della Turchia.
Si, il nostro paese si trova oggi in una situazione difficile. Tuttavia, credo che tale situazione contenga anche determinate opportunità. Il Presidente non deve solo difendere gli interessi della Russia sulla scena internazionale, ma anche interrompere immediatamente l’esperimento liberale nel paese (…)
Per la Russia è venuto il momento di tornare al percorso di sviluppo che le è proprio. Ed è anche il momento di riconoscere che tale percorso è stato quello del socialismo sovietico. In poche parole, il riconoscimento di questo fatto non è una questione che riguarda il dibattito ideologico. E’ qualcosa da cui dipende la sorte del popolo e la salvaguardia del paese.