Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’utile riflessione dei compagni e le compagne della Casa Rossa di Milano sul carattere strumentale e sulle vere finalità della cosiddetta “Marcia degli scalzi”, un’iniziativa che ha avuto il massiccio sostegno dell’apparato mediatico di regime.
Tra i promotori della marcia appaiono – il che non guasta mai – nomi illustri, i quali, tra i meriti acquisiti, hanno quello di essere indubbiamente personaggi “umanitari”. Sono un po’ simili alle guerre che invocano…
Sulle guerre umanitarie come quella per il Kosovo, quella libica o quella siriana non hanno avuto dubbi, bisognava esserci.
Neppure oggi ne hanno, da Venezia infatti parte questa bella idea della marcia che, nel suo essere scalza, ammicca alla solidarietà propria di un certo francescanesimo.
Peccato che tutto questo umanitarismo faccia venire in mente il Kosovo e in genere “dittatori” che andrebbero immediatamente abbattuti. Non ha importanza cosa è accaduto in Iraq o in Libia dopo le guerre…
Le migrazioni sono davvero il frutto della rapina portata avanti dalle multinazionali e praticata anche attraverso i conflitti armati di cui sono stati promotori i paesi della NATO e dell’Unione Europea o no?
Noi siamo convinti che questa martellante campagna di spettacolarizzazione mediatica del dramma dei profughi sia la premessa per spingere la “Comunità internazionale”, di cui fanno parte la NATO, l’Unione Europea, così come le petromonarchie del Golfo, verso la legittimazione del conflitto, peraltro già in essere contro la Siria.
All’interno della campagna sta anche la “marcia degli scalzi”. Non è un caso che vessilli inequivocabili siano già apparsi nella fase della sua promozione: ci riferiamo alle bandiere del FSA che è il Free Syrian Army, o se si preferisce Esercito Libero Siriano. Non troverete invece normali bandiere siriane con due stelle verdi, quelle, per intenderci, del paese aggredito.
I compagni della Casa Rossa guardano con favore ad un processo costituente del Partito Comunista, che avrà successo se si sarà capaci di una lettura scientifica della realtà e coerenti con essa, mai in contraddizione con i fatti concreti, e lineari con le premesse su cui si basa l’adesione di tante compagne e compagni.
Speriamo vivamente che sia volontà comune non cedere e non retrocedere.
I compagni e gli amici della Casa Rossa
Milano, 11 settembre 2015