Socialismo o barbarie. Tertium non datur

parigi soldati torreeiffelda www.tribunodelpopolo.it

Riceviamo dai compagni di “Tribuno del popolo” e pubblichiamo come contributo al confronto sugli ultimi drammatici sviluppi della situazione internazionale

I recenti fatti di Parigi ci inducono ad affrontare una profonda riflessione sulla direzione che sembra aver imboccato il nostro mondo. Tra attentati dell’estremismo islamico, bombe intelligenti e destabilizzazioni sembra che il vecchio slogan “Socialismo o barbarie” non sia mai stato così attuale.

Quando abbiamo visto innocenti cadere sotto le scariche di mitra dei jihadisti a Parigi, inevitabilmente la nostra mente è corsa in avanti, sgomenta, assaporando possibili scenari futuri che non preannunciano nulla di buono. La tentazione dello scontro di civiltà infatti viene ingigantita dalla decadenza del nostro sistema economico e politico, un sistema che non ci siamo peraltro mai stancati di criticare in quanto un sistema che non fa che aumentare le ingiustizie in modo esponenziale, concentrando la ricchezza nelle mani di pochi e smantellando progressivamente conquiste del secolo scorso come lo stato sociale. Una società solida affronta sicuramente con maggiore serenità la sfida del terrorismo, al contrario una società corrotta, divisa, sempre più individualista e atomizzata rischia di reagire in modo scomposto, magari lasciandosi sedurre dalle sirene dello scontro di civiltà e dalla tentazione di tornare a schemi medievali di contrapposizione religiosa.

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