Siria: i nuovi umanitari sono i vecchi colonialisti

di Piotr. | da megachip.globalist.it

Le ultime sulla Siria ci rimandano alla memoria un fatto passato. Anzi, diciamo “antico”, perché non è passato per nulla, dai tempi di Lawrence d’Arabia

Sarò molto sintetico e lascerò il ragionamento ai lettori. Nel titolo ho fornito un suggerimento. Non sono onnisciente, ma l’ultimo lancio della Reuters sulla Siria mi ha immediatamente rimandato alla memoria un fatto passato. Anzi, diciamo “antico”, perché non è passato per nulla a quanto pare. Iniziamo da quest’ultimo. Come sa chiunque abbia visto il bel kolossal “Lawrence d’Arabia” – diretto nel 1962 da David Lean, interpretato da Peter O’Toole e vincitore di ben sette Oscar – durante la Prima Guerra Mondiale, Thomas Edward Lawrence, ufficiale dei servizi segreti di Sua Maestà britannica, ebbe l’incarico di suscitare, sostenere e coordinare la rivolta araba contro l’Impero Ottomano. A tal fine ebbe il consenso di promettere allo Sceriffo della Mecca, l’ashemita al-Husayn ibn ‘Alī, avo dell’attuale re di Giordania, un regno arabo che si estendesse dai monti Tauri (Toros Dağları) in Anatolia, fino all’Hedjaz nell’attuale Arabia Saudita. Una zona chiamata “Grande Siria”.


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