Ricordare Hiroshima e Nagasaki. Proibire tutte le armi nucleari nel mondo

wpc in abolizionenucleareDichiarazione del Consiglio Mondiale della Pace | da wpc-in.org

Traduzione di Marx21.it

72 anni dopo i bombardamenti criminali statunitensi delle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki – il 6 e 9 agosto – e in considerazione delle centinaia di migliaia di vittime, è più che mai urgente esigere la proibizione di tutte le armi nucleari nel mondo.

Nel momento in cui la situazione mondiale è caratterizzata da instabilità e insicurezza crescenti, quale risultato, in primo luogo, dell’accelerazione della corsa agli armamenti, del militarismo, dell’interventismo e delle guerre imposte dagli Stati Uniti, dalla NATO, dall’UE e dai loro alleati, con la loro politica di dominazione, saccheggio ed aggressione, esiste il grande pericolo della scalata a un confronto di enormi proporzioni, anche con l’uso di armi nucleari, che se non venisse impedito significherebbe la fine dell’umanità.

Responsabili per l’ultima volta in cui sono state utilizzate armi nucleari contro le popolazioni, gli Stati Uniti possiedono uno dei maggiori arsenali nucleari installati sul loro territorio e in tutto il mondo – in basi militari USA-NATO – con una dottrina militare che riconosce la possibilità di un primo attacco con armi nucleari.

Nell’ambito della loro aggressiva dottrina militare, gli Stati Uniti stanno attualmente sviluppando un programma per modernizzare il loro arsenale nucleare – con il costo annunciato di più di mille miliardi di dollari nei prossimi 30 anni – e stanno installando un sistema anti-missili in Europa, nell’Artico, in Asia, che prende di mira soprattutto la Russia e la Cina, cercando di garantire la capacità di evitare la risposta di un altro paese a un primo attacco statunitense con armi nucleari.

La riserva mondiale di testate nucleari, circa 15.000, che i nuovi progressi nella tecnologia delle armi nucleari e i meccanismi di trasporto stanno facendo proliferare – 1.800 sono di massima allerta – è una minaccia per la sopravvivenza dell’umanità.

In questo contesto, assume un grande significato l’adozione, il 7 luglio scorso, del trattato sulla proibizione delle armi nucleari da parte della Conferenza delle Nazioni Unite per negoziare uno strumento giuridicamente vincolante per la messa al bando delle armi nucleari, che conduca alla loro totale eliminazione, quale riflesso della volontà espressa dai popoli, dal movimento mondiale per la pace e dagli sforzi degli Stati non nucleari, di un mondo libero dalle armi nucleari.

D’altro lato, la Conferenza di Revisione del Trattato di Non Proliferazione del 2015 si è conclusa con un fiasco, non avendo adottato un documento finale a causa dell’opposizione di Stati Uniti, Regno Unito e Canada. Questi paesi hanno seguito la stessa linea di Israele, che si è opposta alla convocazione di una conferenza sul Medio Oriente come zona libera dalle armi nucleari e di distruzione di massa.

In un periodo di profonda crisi economica del capitalismo, il mondo si confronta con nuovi pericoli e minacce alla pace, compresi gli interventi militari imperialisti in corso contro paesi sovrani e la  rinascita del fascismo in forme vecchie e nuove. L’umanità si confronta con i pericoli di una guerra generalizzata di dimensioni globali. Tuttavia, questo è anche il tempo della speranza, basato sulle lotte dei popoli del mondo amanti della pace, del fatto che tale eventualità possa essere scongiurata. Abbiamo bisogno di ricordare le lezioni delle lotte storiche e unire le forze conseguenti e più consistenti per la pace, la giustizia sociale e il progresso in una grande mobilitazione la cui forza, ampiezza e determinazione possa prevenire nuove tragedie.

Mai più l’olocausto nucleare!

Nel rendere omaggio alle vittime del terrore nucleare a Hiroshima e Nagasaki, evocando l’obiettivo dell’Appello di Stoccolma del Consiglio Mondiale della Pace degli anni 50 per un modo libero dalle armi nucleari, riaffermando il nostro impegno e la nostra determinazione per la causa della pace, per costruire un mondo più giusto e di progresso sociale, chiamiamo tutte le forze amanti della pace e antimperialiste a incrementare la loro lotta per:

– la proibizione di tutte le armi nucleari e le altre armi di distruzione di massa, e il disarmo generale controllato;

– il rifiuto del sistema anti-missili di Stati Uniti/NATO e l’eliminazione di tutte le basi militari straniere;

– la difesa dei principi della Carta delle Nazioni Unite, per la pace, la sovranità degli Stati e l’uguaglianza dei diritti dei popoli.

6 agosto 2017

Segreteria del Consiglio Mondiale della Pace