No alla guerra e alla NATO

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Intervista a Chiara Paladino, Coordinamento della provincia di Trapani contro la Guerra e contro la NATO

L’Italia fino al 6 novembre sarà laboratorio di esperimenti bellici e teatro di vere prove di guerra. La Trident Juncture 2015 è la più massiccia esercitazione Nato dai tempi della guerra fredda.

Se gli Stati Uniti vogliono mostrare al mondo la loro Forza di reazione rapida e esibire i propri muscoli a Mosca, ciò non significa che l’Italia con le tantissime basi americane sul suo territorio debba diventare un laboratorio di guerra. Anche se per il ministro della Difesa Pinotti e il governo l’Italia deve essere la più grande portaerei del Mediterraneo, per gli italiani le cose non stanno così. C’è chi dice “no” alla guerra, alle basi americane che provocano danni all’ambiente e alla salute dei cittadini, “no” alle maxi esercitazioni Nato. I media principali italiani però non dicono una parola sulla Trident Juncture e non danno voce a chi vorrebbe esprimere il suo dissenso.

La Sicilia assieme la Sardegna, essendo le regioni più colpite dai giochi di guerra firmati Nato, si mobilitano e dicono un forte “basta”. Chiara Paladino, membro del coordinamento della provincia di Trapani contro la Guerra e contro la Nato ha rilasciato un’intervista a Sputnik Italia sulla loro lotta e la manifestazione di protesta che si è svolta recentemente a Marsala.

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