a cura della redazione di Marx21.it
Il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko ha accusato la NATO della morte del leader libico Muammar Gheddafi e ha paragonato le azioni di guerra dell’alleanza militare occidentale a quelle compiute dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
“Le unità speciali della NATO hanno catturato un capo di Stato. Lo hanno maltrattato e gli hanno sparato nonostante fosse ferito, gli hanno immobilizzato le braccia e la testa e l’hanno brutalmente torturato, comportandosi peggio dei nazisti”, ha dichiarato il presidente bielorusso di fronte ai giornalisti mentre era in visita al poligono della città di Grodno.
“La NATO ha violato il mandato del Consiglio di Sicurezza dell’ONU in Libia. Ha commesso violenze inaudite. Gheddafi ed altri dirigenti del paese sono stati uccisi”, ha aggiunto Lukashenko, che ha previsto per il paese nordafricano martoriato dalla guerra di aggressione una situazione peggiore di quella della Tunisia e dell’Egitto “perché la Libia possiede risorse naturali colossali”.
“Gli Stati Uniti, la Francia, la Gran Bretagna e l’Italia si propongono di privatizzare le ricchezze in Libia ancor più che in altri paesi, anche a costo di perdere il controllo della situazione”, ha concluso il capo di Stato bielorusso.
Fonte: Ria Novosti