La Russia si impegna nella difesa militare della Siria dalla sempre più probabile aggressione della NATO

nota a cura della redazione di Marx21.it


s300 russia

Consiglieri militari russi sono sbarcati dalle navi da guerra russe approdate in Siria nei giorni scorsi. Il loro compito è quello di aiutare l’esercito siriano a dispiegare i missili S 300 che il governo di Damasco ha ricevuto nelle ultime settimane dal governo di Mosca. Lo riferisce il quotidiano londinese in lingua araba Al Quds-Al Arabi.

 

Citando fonti siriane e russe, il giornale ha scritto che Mosca considera un attacco contro la Siria come una misura che non è disposta a tollerare, ipotizzando in tal modo il rischio che in Siria ci si possa trovare presto di fronte a un confronto militare diretto tra le grandi potenze, di proporzioni imprevedibili.

 

Nonostante la crescente pressione da parte dell’Occidente e dei suoi alleati nella regione per ottenere la rinuncia al potere del presidente Bashar Al Assad, accusato di reprimere un’opposizione, in gran parte formata da gruppi integralisti islamici, che si propone esplicitamente di abbatterlo con metodi violenti, la Russia sarebbe intenzionata a conservare l’appoggio fin qui manifestato nei confronti delle attuali autorità siriane e a non permettere la ripetizione dello scenario che in Libia ha portato al rovesciamento del suo legittimo governo, alla devastazione del paese e al massacro di decine di migliaia di civili e all’assassinio del colonnello Gheddafi. Tale posizione di Mosca è già stata espressa con il veto posto in sede ONU alle iniziative occidentali tendenti sostanzialmente ad ottenere il sostegno della “comunità internazionale” all’ennesima operazione di aggressione a uno Stato sovrano con il pretesto dell’ “intervento umanitario”.

 

Da tempo militari siriani e russi stanno lavorando insieme per approntare le misure necessarie a sventare quello che potrebbe essere l’imminente attacco (sostenuto dalla crescente e martellante campagna di stampa dei media occidentali) da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati dell’Unione Europea.

 

Secondo la corrispondenza del giornale, insieme ai missili di fabbricazione russa sarebbero state costruite installazioni di sistemi avanzati radar a difesa di tutte le strutture strategiche, industriali e militari, presenti nel paese. Il sistema radar è in grado assicurare il controllo dei movimenti di truppe e aerei alle frontiere del paese. Tra gli obiettivi controllati dal sistema radar ci sono in particolare le installazioni presenti in Israele e la base militare di Incirlik in Turchia, che viene utilizzata dalla NATO.

 

Già in precedenza la Russia aveva cercato di vendere il sistema S 300, considerato tra i più sofisticati ed efficaci tra i sistemi missilistici in grado di fronteggiare un attacco aereo, all’Iran, ma l’operazione è stata cancellata in seguito alle pressioni esercitate nei confronti del Cremlino da parte di Israele e degli Stati Uniti.

 

Fonte: Aporrea.org