Le potenze imperialiste minacciano la pace in Medio Oriente

da www.solidnet.orghttp://www.wpc-in.org/
Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

fucile usa trincea-w300Dichiarazione del Consiglio Mondiale della Pace

Il Consiglio Mondiale della Pace esprime pubblicamente la sua preoccupazione per le gravi minacce dell’imperialismo alla pace in Medio Oriente che diventa il teatro, ancora una volta, delle sue ambizioni e delle contraddizioni interne.

Pochi mesi dopo l’aggressione da parte dell’imperialismo e della sua macchina da guerra, la NATO, contro il popolo e il territorio libico, le maggiori potenze imperialiste orchestrano nuove avventure belliche in Medio Oriente.

Gli Stati Uniti d’America e l’Unione europea, accompagnate da Israele e dalle monarchie del Golfo, dispiegano progetti, creano pretesti, generano ingerenze, organizzano destabilizzazioni nei paesi della regione non adeguati ai loro piani e interessi. I loro obiettivi attuali sono la Siria e l’Iran. Il piano generale è il “Grande Medio Oriente” della NATO, che mira al controllo delle risorse energetiche e degli oleodotti, nonché ai mercati per le multinazionali e la ripartizione delle sfere di influenza.

In Siria si ripetono i metodi usati contro la Libia: sabotaggio di infrastrutture, sostegno degli atti terroristici, infiltrazione di mercenari e armi di contrabbando nel paese. L’obiettivo è quello di creare instabilità e caos, al fine di giustificare l’intervento straniero.

USA e UE si avvalgono di teste di ponte nella regione, le monarchie del Golfo, per imporre sanzioni attraverso la Lega araba insieme al governo della Turchia che ospita la cosiddetta opposizione, al fine di portare la questione della Siria al Consiglio di Sicurezza, anticamera per l’azione militare.

Le risoluzioni della Lega araba costituiscono un’interferenza negli affari interni della Siria. Violano le regole di questa entità regionale e la discreditano ulteriormente.

Un’altra importante fonte di preoccupazione è il dispiegamento di un gran numero di truppe statunitensi nella regione del Golfo Persico e la provocazione di Israele contro l’Iran. Le misure unilaterali di embarghi e sanzioni economiche, formulate dagli Stati Uniti e l’UE violano ripetutamente la Carta delle Nazioni Unite.

Prendiamo atto del complice silenzio delle potenze imperialiste per l’uccisione selettiva di scienziati iraniani da parte di servizi segreti di Israele, con l’evidente approvazione degli Stati Uniti.

I Crimini contro la scienza, sono crimini contro l’umanità.

Esprimiamo il nostro sostegno alla complessa lotta del popolo iraniano per la giustizia, la pace e la democrazia. Respingiamo ogni ingerenza negli affari interni dell’Iran sotto qualsiasi pretesto. Affermiamo ancora una volta il diritto inalienabile di ogni nazione di sviluppare l’energia nucleare per scopi pacifici.

Noi siamo per l’eliminazione di tutte le armi nucleari esistenti a cominciare da quelle delle grandi potenze, per la creazione di una zona denuclearizzata in Medio Oriente in ottemperanza delle risoluzioni dell’ultimo Trattato di Non Proliferazione (NPT). Tuttavia, è diritto sovrano delle singole nazioni sviluppare l’energia nucleare per scopi civili, tanto più per i firmatari del TNP.

L’opzione per una diplomazia armata, con vettori aerei, ha conseguenze gravi, intensifica i conflitti in questa già tesa regione del Medio Oriente.

Appoggiamo le rivendicazioni sociali, politiche ed economiche genuine e pacifiche del popolo siriano, ma affermiamo ancora una volta che nessuna potenza ha il diritto di decidere per un altro popolo o nazione. L’umanità non può tollerare l’ingerenza straniera nelle dispute interne di un popolo. La sovranità di un paese è di esclusiva responsabilità di ciascun popolo.

Sosteniamo la lotta del popolo palestinese per raggiungere il proprio stato indipendente entro i confini del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale, risolvendo la questione dei profughi palestinesi sulla base della risoluzione 194 delle Nazioni Unite, fermando tutte le attività d’insediamento sui territori palestinesi, liberando tutti i prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane, ponendo fine all’ingiusto assedio della Striscia di Gaza da parte israeliana, così come il diritto dello Stato palestinese di essere un membro a pieno titolo delle Nazioni Unite.

Richiamiamo su questi gravi fatti l’attenzione del mondo, delle forze che difendono la pace, la sovranità e l’autodeterminazione. In tal modo esprimiamo la nostra solidarietà con i popoli siriani e iraniani, vittime di sordide azioni di destabilizzazione e allo stesso tempo condanniamo queste aggressioni criminali.

Le forze democratiche, antimperialiste, amanti della pace del mondo dovrebbero rompere il silenzio e denunciare le campagne insidiose dell’imperialismo che ha spianato la strada a questa nuova aggressione.

Facciamo questo appello nel momento in cui il Consiglio Mondiale della Pace si appresta a tenere la sua assemblea mondiale in Nepal. Ci impegniamo a continuare la lotta e mobilitare le forze a livello mondiale al fine di creare le basi per una nuova fase di lotta antimperialista, in difesa della pace, della solidarietà e dell’autodeterminazione dei popoli.

Siamo fiduciosi che con la lotta popolare, la pace prevarrà!

Consiglio Mondiale della Pace

7 febbraio 2012