Le Monde pubblica l’appello di ex alti funzionari delle Nazioni Unite: “Plaidoyer pour la paix en Syrie”, Appello per la pace in Siria

da www.forumpalestina.org

I tamburi di guerra battono ancora una volta in Medio Oriente, questa volta con la possibilità di un attacco imminente alla Siria, dopo il presunto uso di armi chimiche da parte del suo governo. È proprio in questi momenti di crisi che può essere fatta un’analisi per la pace nel modo più chiaro e evidente.

Prima di tutto, non abbiamo alcuna prova concreta che il governo siriano abbia usato armi chimiche. Anche se i governi occidentali ne avessero le prove, dovremmo rimanere scettici, ricordando i tanti episodi discutibili o fabbricati ed usati per giustificare l’entrata in guerra: l’incidente del Golfo di Tonchino , il massacro di neonati nelle incubatrici in Kuwait, il massacro di Racak in Kosovo, le armi di distruzione di massa in Iraq e la minaccia di un massacro a Bengasi. Vale la pena notare che le prove per l’uso di armi chimiche da parte del governo siriano sono state fornite agli Stati Uniti dai servizi segreti israeliani, che non sono esattamente un attore neutrale.

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