Siamo di fronte a un espandersi continuo degli scenari di instabilità globale eppure la “sinistra” è la grande assente di questo periodo storico avendo abdicato dal ruolo di critica nelle guerre in modo analogo a quanto accadde nella grande carneficina del 1914, quando i partiti socialdemocratici tradirono i loro ideali per appoggiare il delirio bellicista. Oggi gli scenari sono cambiati ma la cosiddetta sinistra ha rinunciato ancora una volta ai suoi ideali decidendo di diventare l’alfiere della politica espansionistica made in Usa.
Agli inizi del XXI secolo quando si trattava di criticare le politiche espansioniste e belliciste di Bush la cosiddetta sinistra portava in piazza in Europa milioni di persone per protestare contro delle politiche considerate giustamente dissennate e assolutamente pericolose. Oggi non c’è più nessuno in piazza a protestare per le spericolate manovre americane delle Primavere Arabe, nessuno scende più in piazza per criticare il fatto che gli Usa e altri paesi occidentali intrattengano ottimi rapporti di amicizia e commerciali con l’Arabia Saudita, paese con imbarazzanti legami con l’Isis e il terrorismo islamico.