di Thierry Meyssan
da megachip.globalist.it
L’annuncio del ritiro parziale russo dalla Siria ha sollevato molti commenti stereotipati. Mosca aiuterà i siriani a liberare essi stessi il loro territorio
L’annuncio del ritiro parziale dell’esercito russo dalla Siria ha sollevato molti commenti che spiegano il partito preso degli uni e degli altri, più che la realtà. Non solo, osserva Thierry Meyssan, i fatti dimostrano che le divergenze tra Mosca e Damasco sono state risolte, ma la Russia – che è riuscita a ribaltare l’Occidente nel campo anti-terrorista – intende lasciare i siriani a liberare essi stessi il loro territorio.
DAMASCO (Siria) – L’annuncio da parte del presidente russo del «ritiro del raggruppamento principale del suo contingente» [1] ha provocato una nuova campagna di disinformazione. Secondo la stampa occidentale e del Golfo, Putin sarebbe “irritato” dall’intransigenza del presidente Bashar al-Assad e avrebbe deciso di lasciare la Siria per metterlo di fronte alle proprie responsabilità. Gli stessi commentatori aggiungono che, non avendo alleati, quest’ultimo dovrà fare concessioni a Ginevra e accettare di abbandonare il suo paese. Mosca avrebbe fatto un bel regalo a Washington per i cinque anni di guerra «civile».
Ora, tutto questo è assurdo.