La NATO si arma per attaccare i popoli del mondo

di Socorro Gomes, Presidente del Consiglio Mondiale della Pace
da www.wpc-in.org/wpc/peacemessenger/WPC-PM8-Web.pdf

chicago-occupy-street-protesters-717Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Nello scorso 20-21 maggio, la NATO, Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, ha tenuto il suo vertice dei capi di Stato. Quei giorni sono stati accompagnati da manifestazioni in varie parti del mondo. Migliaia di persone sono scese nelle strade a Chicago, Lisbona e Atene chiedendo lo smantellamento di quella che è la macchina principale della guerra imperialista e ripudiando la sua escalation bellica in Medio Oriente. Nelle dichiarazioni, le organizzazioni appartenenti al Consiglio Mondiale della Pace (WPC) hanno ribadito l’esigenza della chiusura di tutte le basi militari straniere e installazioni della NATO in tutto il mondo.

La NATO è una struttura militare offensiva, responsabile fin dalla sua creazione di innumerevoli crimini contro l’umanità, come le recenti aggressioni contro Jugoslavia, Afghanistan, Iraq e Libia. L’imperialismo ha promosso con la sua mostruosa macchina da guerra, l’acuirsi della militarizzazione delle relazioni internazionali, aggredendo popoli e nazioni e lasciando al suo passaggio macerie e fiumi di sangue, con il solo obiettivo di imporre il suo dominio e saccheggiare le risorse naturali.

Dal suo ultimo vertice in Portogallo, la NATO ha ampliato i suoi obiettivi, definendo come sua area d’azione tutte le regioni del mondo e ha esteso la gamma dei falsi pretesti per giustificare le sue guerre. Ha utilizzato corollari come “guerra al terrore”, “non proliferazione” e difesa dei “diritti umani” come deboli scuse per assaltare i popoli e invadere nazioni sovrane, usando questi argomenti per giustificare le sue alte spese militari nonostante la profonda crisi economica, finanziaria e sociale che i paesi membri della NATO stanno vivendo.

Denunciamo che la NATO mantiene un bilancio militare enorme che supera il 70% di tutte le spese militari del pianeta, al costo di politiche restrittive contro i lavoratori, in particolare di Stati Uniti ed Europa.

In un momento di grave crisi economica, l’imperialismo non esita ad usare la forza per prendere possesso delle nuove fonti di risorse strategiche, per controllare le rotte energetiche ed i flussi commerciali. In questo senso, denunciamo il tentativo di militarizzazione del Sud Atlantico con la IV Flotta USA, l’installazione di basi militari nel continente e la presenza del vecchio colonialismo inglese nelle Isole Malvine.

Denunciamo anche la crescita delle minacce e aggressioni al Medio Oriente, ponendo l’accento sulle provocazioni a Siria e Iran.

Ribadiamo che la lotta per lo smantellamento della NATO sarà uno dei temi centrali nei dibattiti e azioni del Consiglio Mondiale della Pace (WPC), che si riunirà in Assemblea Mondiale dal 20 al 23 luglio a Katmandu, Nepal. Sarà un grande evento in difesa della pace, della solidarietà internazionale e del diritto di sovranità dei popoli.