da www.vermelho.org.br | Traduzione di Marx21.it
L’invio di caccia F-16 e soldati degli Stati Uniti aggrava la crisi in Ucraina
Nella settimana che sta iniziando, 300 soldati nordamericani e 12 caccia F-16 della Marina degli Stati Uniti saranno trasferiti “per un addestramento” nella base aerea nella località di Lask, in Polonia, secondo quanto ha comunicato il ministro della Difesa polacco, Tomasz Siemoniak.
In virtù di un accordo tra gli Stati Uniti e la Polonia che risale al 2011, unità della Forza Aerea degli Stati Uniti sono inviate ogni tre mesi in Polonia, a rotazione, per addestrare piloti locali.
Il numero dei soldati di ogni turno, della durata da due settimane a un mese, non può essere superiore a 250 uomini.
“Impegni con la NATO”
“L’esercito degli Stati Uniti è pronto ad assolvere ai suoi impegni con la NATO, nel caso la crisi in Ucraina lo richiedesse”, ha dichiarato Martin Dempsey, capo di Stato Maggiore Congiunto degli Eserciti statunitensi.
“Abbiamo impegni con i nostri alleati della NATO. Così, li voglio rassicurare che, qualora si presentasse una situazione che ci costringesse a rispettare tali impegni, reagiremmo”, ha affermato Dempsey.
Il generale ha aggiunto che se si permettesse alla Russia di intervenire in uno Stato sovrano con il pretesto della protezione della minoranza etnica dell’Ucraina, tutta la regione dell’Est europeo e dei Balcani sarebbe minacciata di destabilizzazione.
Nel frattempo, colonne di soldati ucraini, composte da camion e blindati, si sono dirette dalle province di Zhitomir e Lviv in direzione della città di Perekop, in Crimea, secondo le agenzie di notizie. Mentre Igor Tenyukh, nominato ministro della Difesa dell’Ucraina, informava in una riunione di governo che non era in previsione la dislocazione di truppe in direzione della Crimea.
Per Tenyukh, le Forze Armate ucraine effettuano esercitazioni per la verifica nei poligoni del livello della loro capacità operativa.
“Non sono previsti e non ci saranno dislocazioni di forze armate in direzione della Crimea”, ha detto.
Sospensione del Trattato di Mosca
Il Ministero della Difesa della Russia sta prendendo in considerazione di sospendere l’accoglienza delle squadre di ispezione nell’ambito degli obblighi derivanti dal Trattato di Mosca (Trattato sulle Riduzioni Strategiche Offensive firmato nel 2002 tra la Russia gli Stati Uniti) e del Documento di Vienna dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea (OSCE) del 2011 sulle misure di rafforzamento della fiducia e della sicurezza, ha comunicato una fonte diplomatica russa.
Tale passo potrebbe essere compiuto in risposta alle dichiarazioni del Pentagono sull’intenzione di sospendere la cooperazione con i dipartimenti militari russi.
La fonte ha sottolineato che “le minacce infondate da parte degli USA e della NATO contro la politica ucraina della Russia sono considerate un gesto ostile e permettono di onvocare il caso di forza maggiore”.
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L’Ucraina va negli Stati Uniti, che assumono un tono di minaccia
da www.vermelho.org.br
Il primo ministro ad interim dell’Ucraina, Arseny Yatsenyuk, ha confermato (9 marzo) in una riunione del gabinetto imposto dopo il golpe che ha rovesciato il presidente eletto, Viktor Yanukovich, che si recherà negli Stati Uniti in cerca di appoggio.
La riunione del governo del 12 marzo sarà diretta dal primo vicepresidente dell’Esecutivo, Vitaly Yarema, che si è già recato negli Stati Uniti per riunioni al più alto livello per risolvere la situazione dell’Ucraina”, ha affermato, secondo l’agenzia di notizie Unian.
Contemporaneamente, la rivista Newsweek pubblicava un’intervista all’ex primo ministro e capo del partito di Yatsenyuk, Batkivschina (Patria), Yulia Timoshenko, che ha sollecitato un intervento più deciso di Washington e del Regno Unito nel suo paese.
La Timoshenko si è appellata ai “leader mondiali” perché non lascino “sola” l’Ucraina nel conflitto con la Russia, facendo riferimento alla situazione vigente in Ucraina dopo il rovesciamento di Yanukovich e l’imposizione di nuove autorità da parte di un parlamento occupato e vigilato da settori neofascisti.
Timoshenho ha invocato il Memorandum di Budapest del 1994 sulla protezione del suo paese per il fatto di avere rinunciato agli arsenali nucleari, e ha sostenuto che gli Stati Uniti e il Regno Unito sono i garanti della pace in Ucraina.
“Grazie a questo accordo dobbiamo evitare la guerra”.
I negoziati non dovrebbero essere condotti tra Ucraina e Russia, ha dichiarato, reclamando l’intervento di quelli che, ripetutamente, ha definito “leader mondiali”.
Nel frattempo, il capo di Stato Maggiore Congiunto degli Stati Uniti, Martin Dempsey, ha sostenuto che l’Esercito del suo paese è pronto a spalleggiare la NATO qualora gli scontri in Ucraina si intensificassero.
Dempsey ha affermato in una dichiarazione pubblicata nel sito Internet del Consiglio dell’Alleanza Atlantica che ha avuto colloqui con le sue controparti militari in Russia.
Comunque, ha sottolineato come stia inviando un messaggio chiaro all’Ucraina e ai membri della NATO sul fatto che le truppe statunitensi risponderanno militarmente se fosse necessario.
Dempsey, in varie occasioni, ha alluso agli obblighi degli Stati Uniti con la NATO, assumendo un tono minaccioso nei confronti dell’intensificarsi della ribellione della popolazione di origine russa dell’Est dell’ex repubblica sovietica sprofondata nel caos dopo il rovesciamento del presidente eletto Yanukovich.