Iran: Fini legittima opzione militare su giornale israeliano che sostiene movimento coloni

da www.controlacrisi.org

 

fini-w300Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, è convinto che l’opzione militare «non debba essere esclusa» dal novero delle alternative disponibili per fermare i piani nucleari dell’Iran, ma ritiene che essa vada vista solo come extrema ratio. Questo quanto si legge in un’intervista pubblicata oggi da Makor Rishon, giornale legato alla destra nazionalista religiosa israeliana. «Anche da ministro degli Esteri, ho sempre pensato che non dovesse essere esclusa alcuna opzione (contro i programmi nucleari di Teheran), incluso l’attacco militare», ha affermato Fini secondo quando viene scritto sul giornale. «Questo passo  potrebbe avere tuttavia conseguenze distruttive, occorre tenerlo presente. Dobbiamo impedire che l’Iran diventi una potenza nucleare, perchè la minaccia per il mondo sarebbe incommensurabile, ma un attacco militare deve essere solo l’ultima risorsa». Nell’intervista Fini ribadisce di considerare la strategia iraniana un pericolo «non solo per Israele, ma per l’intera comunità internazionale»: pericolo di fronte al quale i timori sui contraccolpi economici di un embargo petrolifero contro Teheran vanno messi da parte. Di qui il sostegno alle misure d’inasprimento delle sanzioni – settore petrolifero compreso – annunciate di recente dall’Unione Europea. Sanzioni che l’Italia ha promosso in prima fila – rivendica il presidente della Camera al giornale  – aggiungendo peraltro di non essere «affatto sicuro» della compattezza dell’intera Europa su una loro attuazione immediata. All’Ue Fini rimprovera del resto di «non essere mai riuscita a formulare una politica estera» comune e di non aver finora mostrato «molta determinazione» nei riguardi dell’Iran. Il presidente della Camera loda infine il premier israeliano, Benyamin Netanyahu (Likud, destra), accreditandolo come un uomo che «crede nelle proprie idee», e sottolinea di apprezzare il modo in cui «Netanyahu resiste alle incredibili pressioni» della comunità internazionale. Makor Rishon, giornale che sostiene il movimento dei coloni degli insediamenti ebraici in Cisgiordania e di Gerusalemme est (considerati illegali dalla comunità internazionale), è raramente usato come tribuna da leader politici occidentali. L’intervista a Fini viene presentata oggi con grande evidenza e in un tono complessivamente elogiativo.