Il Partito Comunista Portoghese condanna il nuovo passo nella guerra di aggressione contro la Siria

siria bandieraNota dell’Ufficio Stampa del Partito Comunista Portoghese

da pcp.pt

Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it

Il Partito Comunista Portoghese (PCP) condanna l’aggressione militare turca in corso contro la Siria volta all’occupazione diretta di una parte del suo territorio, che costituisce una violazione aperta del diritto internazionale e un nuovo pericoloso sviluppo dell’aggressione contro la Siria.

Va notato che l’aggressione contro la Siria è stata scatenata otto anni fa dagli Stati Uniti e da altri membri della NATO – compresa la Turchia – in collusione con il regime sionista di Israele e l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar, tra gli altri, e con il sostegno del governo portoghese.

In un momento in cui diversi governi e istituzioni cercano ipocritamente di offrire l’immagine di una presa di distanze da questa nuova aggressione militare contro la Siria, il PCP ricorda la complicità dell’Unione Europea e la partecipazione attiva delle sue grandi potenze – in particolare Francia e Regno Unito – nel succedersi di sovversioni, aggressioni e crimini nella regione del Medio Oriente, in primo luogo contro la Siria. Allo stesso modo, il PCP ricorda che i vari gruppi terroristici rimasti sul territorio siriano erano, e continuano ad essere, agli ordini delle potenze aggressore imperialistie che li hanno creati, addestrati, finanziati, armati e protetti come parte della loro strategia di destabilizzazione, occupazione e divisione della Siria.

Il PCP mette in guardia sul coinvolgimento dell’amministrazione Trump in complesse manovre di cospirazione, sul fatto che la sua posizione rispetto a questa aggressione ne è parte integrante e sul pericolo che possa preparare un’operazione più ampia volta a liberare migliaia di terroristi del cosiddetto “Daesh” e di altri gruppi, riciclandoli per ulteriori aggressioni nel Medio Oriente – in Siria come in Iraq, Libano, Yemen e Iran – e in altre parti del mondo, in particolare nell’Asia Centrale, in Afghanistan e in Africa.

Il PCP ritiene che solo il rispetto del diritto internazionale e, prima di tutto, della sovranità della Repubblica Araba Siriana, può porre fine a un’aggressione dalle conseguenze imprevedibili per il Medio Oriente e il mondo. A questo proposito, il PCP ribadisce la richiesta di porre fine all’aggressione contro la Siria; del ritiro di tutte le forze militari straniere occupanti, come gli Stati Uniti, che rimangono illegalmente nel territorio siriano; e del ritorno di tutti i territori siriani alla sovranità della Repubblica Araba Siriana, comprese le alture del Golan, occupate illegalmente da Israele.

Il PCP ribadisce la sua solidarietà con la Siria e il suo popolo, che hanno resistito alla gigantesca operazione di aggressione e interferenza scatenata negli ultimi otto anni. La vittoria del popolo siriano nella difesa della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale del proprio paese è un fattore importante per il rovesciamento dei piani dell’imperialismo nel Medio Oriente – compresi quelli che si propongono di liquidare la giusta causa del popolo palestinese e quelli di aggressione militare contro l’Iran; per la difesa del diritto internazionale e dei diritti dei popoli della regione; e per rispondere ai complessi problemi che derivano dall’eredità coloniale e da decenni di dominio e interferenza da parte dell’imperialismo, come la questione curda.

Il PCP esprime la sua solidarietà con i milioni di sfollati e rifugiati che sono vittime della strategia di aggressione e divisione della Siria promossa dall’imperialismo e condanna le manovre che violano i loro diritti, sia dell’Unione Europea che del governo turco.

Il PCP chiede al governo portoghese una chiara posizione di presa di distanze e rifiuto della strategia di destabilizzazione, aggressione e divisione della Siria promossa dall’imperialismo e di richiesta del rispetto del diritto internazionale e della sovranità, indipendenza e integrità territoriale della Repubblica Araba Siriana.