Traduzione dallo spagnolo a cura di Marx21.it
Il KKE denuncia la scalata dell’aggressione imperialista in Siria che, come nel caso della Libia, si sta promuovendo con il pretesto della “democrazia” e della “libertà”. In questo intervento imperialista si è superato ogni limite di ipocrisia e di cinismo; a invocare la “libertà” e la democrazia” sono le monarchie antipopolari del Golfo, la Turchia che con il suo esercito occupa la metà di Cipro, l’UE dove in molti dei suoi Stati membri i partiti comunisti sono proibiti, gli USA che hanno provocato o hanno appoggiato colpi di Stato in diversi angoli del pianeta.
Turchia, Arabia Saudita e Giordania insieme con gli Stati Uniti e l’Unione Europea giocano un ruolo particolarmente reazionario negli avvenimenti. Non si può escludere la possibilità che si arrivi a un intervento militare di questi paesi contro la Siria.
L’obiettivo di queste potenze non sono i diritti democratici e popolari che sbandierano. La loro meta è il controllo delle materie prime nella regione, delle vie di trasporto dell’energia e delle merci, la partecipazione ai mercati, l’indebolimento dell’influenza economica e politica che esercitano altre potenze rivali come la Russia e la Cina.
Per questa ragione, un intervento militare contro la Siria provocherebbe una significativa distruzione materiale e umana in questo paese e inoltre priverebbe il popolo palestinese di un sicuro alleato della sua lotta, un alleato dei movimenti antimperialisti nella regione e aprirebbe la strada all’attacco imperialista contro l’Iran, utilizzando come pretesto il suo programma nucleare.
Il governo greco (PASOK-ND-LAOS) e gli altri governi dell’UE e della NATO hanno grandi responsabilità dal momento che in un modo o nell’altro sono coinvolti nei piani imperialisti contro la Siria e l’Iran.
Hanno anche grandi responsabilità le forze dell’opportunismo che in nome della sinistra o appoggiano direttamente l’intervento imperialista in Siria con il pretesto dei diritti democratici oppure mantengono una posizione di equidistanza in questa situazione critica e sostengono di non poter scorgervi un intervento imperialista e piani antipopolari.
Il KKE esprime la sua solidarietà al popolo e ai comunisti della Siria e riconosce che solo il popolo siriano ha il diritto di determinare il futuro del suo paese, senza ingerenze e interventi stranieri.
Chiede al governo greco di interrompere immediatamente ogni tipo di cooperazione militare con Israele. Di non consegnare il territorio, i porti, lo spazio aereo per scatenare l’attacco imperialista contro la Siria e l’Iran che trascinerebbe il popolo della Grecia e gli altri popoli della nostra regione in avventure pericolose.
Atene, 21/11/2011
Ufficio stampa del Partito Comunista di Grecia (KKE)