Il ministro degli Esteri venezuelano: “Speriamo che il Regno Unito interpreti correttamente il segnale del nostro ripudio della sua minaccia”

a cura di Mauro Gemma | da www.aporrea.org

newsdalmondo banner“L’Ecuador ha operato correttamente, il nostro continente lo ha appoggiato e speriamo che il Regno Unito interpreti correttamente il segnale rappresentato dall’unità che esiste tra i nostri popoli nel ripudio della sua minaccia, nel sostegno all’Ecuador e nel rispetto del diritto internazionale”.

Così si è espresso il ministro degli Esteri venezuelano Nicolas Maduro, in una dichiarazione a Telesur, dopo il dibattito avvenuto a Washington durante la riunione dedicata all’esame della crisi intercorsa tra Ecuador e Gran Bretagna, dopo la concessione a Julian Assange dell’asilo politico  da parte del paese sudamericano.

Secondo Maduro il dibattito, da cui è emersa, quasi unanime, la richiesta del rispetto dell’intangibilità delle sedi diplomatiche, in quanto “diritto sacro”, sarebbe stato “molto produttivo” ed avrebbe sancito una generale “solidarietà” nei confronti del governo dell’Ecuador, nonostante la presenza di differenze di accenti e la posizione di Stati Uniti e Canada che, attraverso una nota, hanno inteso differenziarsi dalla maggioranza dei partecipanti.

Maduro ha voluto confermare la netta presa di posizione dei paesi appartenenti ad  ALBA a sostegno dell’Ecuador minacciato dall’arroganza imperialista: “Ci siamo attenuti alle istruzioni ricevute dei nostri capi di Stato, il presidente Chavez, Daniel Ortega, il presidente Evo Morales, Raul Castro, i Primi Ministri di Antigua e Barbuda e di Dominica. Abbiamo espresso la nostra solidarietà al governo di Rafael Correa e al popolo dell’Ecuador, abbiamo immediatamente convocato Unasur, in tempi record ci siamo accordati per condannare energicamente la minaccia del Regno Unito, e abbiamo deciso di partecipare alla riunione dell’Organizzazione degli Stati Americani”, con una posizione comune.

A Washington, i paesi di ALBA hanno così proposto al Regno Unito di ritirare il documento minaccioso inoltrato nei giorni scorsi alle autorità dell’Ecuador e l’inizio di negoziati per risolvere, per via diplomatica, la questione dell’asilo politico richiesto da Julian Assange, nel rispetto del  diritto internazionale e a protezione dei perseguitati.

Fonte Prensa MPRRE