I crimini degli Usa in Siria e quei sedicenti “sinistri alternativi” sempre dalla parte sbagliata della storia

usa mortedi Mauro Gemma*
da lantidiplomatico.it

90 soldati dell’esercito del governo legittimo siriano sono stati uccisi da un raid statunitense, per stessa ammissione delle autorità USA. In compenso, la convocazione da parte russa del Consiglio di Sicurezza dell’ONU viene definita “un atto di cinismo” da parte della rappresentante americana.

E intanto, mentre l’imperialismo statunitense prosegue la sua aggressione alla Siria in aperta violazione della tregua raggiunta in questi giorni, c’è chi, nella “sinistra” cosiddetta “radicale”, si appresta a manifestare il 24 settembre con comunicati che contengono affermazioni di questo tipo: “(…) sosteniamo la lotta dei settori democratici e progressisti siriani contro il dittatore Assad. Stati Uniti e Russia, riavvicinatasi alla Turchia, hanno trovato un fragile accordo per il cessate il fuoco fatto sulle spalle della popolazione siriana (…)” (dal comunicato di adesione di “Sinistra anticapitalista” alla manifestazione della rete Kurdistan).

Siamo alle solite. Quando la situazione richiede chiarezza e determinazione da parte di tutte le forze antimperialiste e progressiste a fianco di stati e popoli che combattono per affermare la propria sovranità e diritto a decidere del proprio futuro, ecco che arrivano le sconclusionate truppe di certa “sinistra radicale” ad aggiungere la propria voce di “utili idioti” di aggressioni imperialiste, disegni secessionisti e rivoluzioni colorate.

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