G-20 spaccato a metà sulla Siria

di Fausto Sorini, Dipartimento Esteri PdCI

obama putin g20russiaIn una dichiarazione diffusa al termine del vertice, 10 paesi (Australia, Canada, Francia, Italia, Giappone, Corea del Sud, Arabia Saudita, Turchia, Gran Bretagna, Stati Uniti + la Spagna (11°), che però non è formalmente membro del G20 ma invitato permanente) «condannano l’attacco con armi chimiche avvenuto a Damasco il 21 agosto e di cui il regime di Assad viene ritenuto responsabile». «Le prove – si legge nella dichiarazione dei dieci – indicano chiaramente il governo siriano come responsabile dell’attacco». E – prosegue il documento – «coloro che hanno perpetrato questi crimini devono essere ritenuti responsabili». I 10 paesi chiedono quindi «una forte risposta internazionale alla grave violazione delle regole» sul fronte dell’uso delle armi chimiche in Siria e invitano a mandare «un chiaro messaggio perché certe atrocità non si ripetano più».


I 10 Paesi contrari alla linea USA: i 5 BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica), Germania, Argentina, Messico, Indonesia, Corea del Sud.

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