di Albano Nunes
“Avante!”, Settimnale del Partito Comunista Portoghese
da https://www.avante.pt
Traduzione di Marx21.it
L’approfondirsi della crisi strutturale del capitalismo acuisce le contraddizioni interimperialiste in un contesto in cui gli Stati Uniti cercano a tutti i costi di contrastarne il declino e di incatenare i propri alleati alla propria strategia di egemonia mondiale. L’America di Trump prima e il ritorno dell’America da Biden traducono lo stesso obiettivo. La differenza sta nella tattica della nuova amministrazione per riguadagnare credibilità e fiducia scosse tra i suoi alleati, per disciplinare le alleanze a partire dalla NATO, per unire le forze nella sua crociata contro quelle che considera minacce alla “sicurezza comune” e al suo propagandato modello di “democrazia liberale”. Ma per quanto riguarda l’essenziale, niente di nuovo. Continuano ad essere obiettivi da massacrare tutti coloro, da Cuba e Venezuela all’Iran o alla Siria, che resistono ai dettami imperialisti. E Russia e Cina sono indicate come nemiche rispetto alle quali Washington considera inaccettabile la più piccola manifestazione di autonomia dei suoi partner.
Questo è ciò che sta accadendo in relazione all’Unione Europea, il blocco imperialista che per mano della Germania e anche della Francia, mentre accoglie calorosamente l’avvento dell’amministrazione Biden e conferma il suo impegno a rafforzare il «pilastro europeo di NATO », sostiene una confusa” autonomia strategica “che difenda meglio gli interessi dei grandi gruppi multinazionali con sede in Europa. Da qui l’irrequietezza della superpotenza americana e le sue manovre per contrastare le tendenze centrifughe che si manifestano nell’alleanza transatlantica e per bloccare l’autonomia decisionale, fomentando lo spaventapasseri di grandi minacce e pericoli e alimentando sacche di tensione che costringono a serrare nelle file del campo imperialista nella sua lotta contro i lavoratori e i popoli che in tutto il mondo resistono e lottano per liberarsi dall’imperialismo. Ciò che sta accadendo con la pressione sulla Germania affinché abbandoni la cooperazione con la Russia per la costruzione del gasdotto Nord Stream II, o il coro di critiche minacciose dell’UE per la firma preliminare dell’Accordo di investimento con la Cina sono esempi delle gravi controversie nel il campo imperialista che gli Stati Uniti vogliono risolvere a tutti i costi a proprio favore, trascinando i loro alleati in una politica di confronto che minaccia la pace mondiale.
(…)