a cura della redazione
La Russia ha duramente criticato la Corea del Sud per la sua intenzione di migliorare la portata dei suoi missili, perché ciò rappresenta una minaccia di aggravamento della situazione nell’intera penisola coreana.
Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli esteri russo, Aleksandr Lukashevic, che ha ricordato come Mosca abbia sempre manifestato la sua contrarietà ad “intenzioni capaci di provocare un’ulteriore deterioramento della situazione politica e militare nella penisola di Corea, e una nuova spirale della corsa agli armamenti”, una preoccupazione che la Russia non avrebbe mancato di trasmettere anche all’amministrazione statunitense.
Gli ultimi passi del governo di Seul rendono, secondo Lukashevic, ancora più attuale “l’iniziativa per l’estensione a livello globale degli obblighi previsti nel Trattato russo- statunitense del 1987 (ancora esistente l’Unione Sovietica, ndr) sull’eliminazione dei missili a media e corta gittata (INF)”.
La presa di posizione russa avviene dopo la decisione di Washington di permettere alla Corea del Sud di aumentare la gittata dei suoi missili da 300 a 800 chilometri., consentendo alle testate sud-coreane di raggiungere tutti i punti del territorio della Corea del Nord e una parte dei territori di Cina e Giappone.
La portata dei missili sud-coreani è regolamentata dal Regime di Controllo della Tecnologia dei Missili (MTCR, la sigla in inglese). La Corea del Sud aveva aderito a questo accordo nel 2001, insieme a 33 altri paesi, tra i quali USA, Giappone, Francia, Germania e Regno Unito.
Fonte RIA NOVOSTI