Puntuale come il raffreddore da fieno, anche per questa primavera incombe il “Rapporto sulla libertà di stampa nel mondo”.
Redatto da “Reporter senza frontiere” (RSF), quest’anno è riuscito ad ammaliare i media nostrani grazie alla sua brillante analisi della libertà di stampa in Italia minacciata, a detta di RSF, sostanzialmente, soltanto da Beppe Grillo che “non esita a comunicare pubblicamente l’identità dei giornalisti che gli danno fastidio” e che “discredita i media come arma preferita”.
Certo, ci sarebbero state cose più preoccupanti da segnalare: ad esempio, il bavaglio che si vuole imporre alla Rete in nome della “lotta alle bufale” o le monopolistiche fusioni editoriali quali L’Espresso-La Stampa; ma da una ONG che vede nel suo “Consiglio emerito” Eugenio Scalfari o Roberto Saviano era, forse, pretendere troppo.