Dalla Siria all’Ucraina, eserciti di mercenari made in USA

da www.comunisti-italiani.it

Prosegue senza sosta l’invio dei mercenari stranieri nei Paesi della cosiddetta primavera araba, così come in Ucraina. Per l’Occidente e le monarchie del Golfo questa azione è diventata un nuovo fattore di destabilizzazione dei paesi considerati nemici e, dunque, da abbattere. Si parla poco degli spostamenti di migliaia di jihadisti da un continente all’altro per combattere contro l’Esercito Arabo Siriano. Spesso questa “migrazione del terrore” avviene, almeno così sostengono alcuni analisti, all’insaputa degli stessi servizi segreti americani e britannici presenti sul posto. Dalla Turchia, ad esempio, sono entrati circa 80 mila qaedisti da 63 Paesi per far cadere il presidente Assad.

Il 22 Marzo scorso, 5000 jihadisti sono entrati nel nord della Siria sotto un intensa copertura dell’artiglieria turca. È assurdo pensare che i servizi di sicurezza occidentali ignorino ciò che sta avvenendo in Libia, Tunisia, Iraq e in altri Paesi.


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