Un altro interessante contributo di Mark Epstein
L’arresto di Julian Assange rivela quanto profondo e capillare è diventato lo smantellamento dei diritti e delle istituzioni ‘democratiche’ in “Occidente”.
All’avanguardia di questa offensiva totalitaria troviamo, come quasi sempre, l’Impero, ma con il codazzo sempre più abbiettamente succube di proconsoli della UE ed il circo di venduti, puttanoni, propagandisti ed emettitori di sbuffi di aria calda al seguito sempre più numerosi e striscianti (che in parte si sovrappone al circo mediatico-professionale cui accenna Costanzo Preve in varie sue opere).
L’arresto coincide con la fine dell’episodio ueber-complottista forse più macroscopico, quasi completamente privo del benchè minimo fondamento empirico ed evidenziario, mai montato e perpetrato dalla propaganda occidentale, e cioè la presunta connivenza tra Trump ed organizzatori della sua campagna elettorale e “la Russia” o “Putin” o qualunque altro personaggio russo le elite oligarchiche occidentali ed i servizi alle loro dipendenze volessero diffamare. Dopo una caccia alle streghe durata quasi 3 anni Robert Mueller ha dovuto arrendersi all’evidenza e dichiarare che non vi era stata connivenza alcuna. Sulla questione e sulla strategia dell’ala Dem dell’oligarchia di continuare a puntare tutto su una ‘caccia a Trump’ tornerò in un altro pezzo.
Quindi da un lato un circo ‘mediatico’ (come tale vorrebbe essere considerato dal pubblico: in realtà non si tratta di altro che un baraccone della più abbietta propaganda ai servizi dell’oligarchia) ha propalato un ueber-complotto con una serie sterminata di complotti secondari, che praticamente tutti questi stessi organi hanno dovuto ritrattare, dimostrando, come praticamente mai in precedenza nella sua storia,non solo quanto non avesse alcun minimo criterio professionale di serietà e verificabilità, ma anche come non ci fossero limiti verso il basso verso i quali non fosse disposto a sprofondare pur di ottemperare ai due soli obiettivi di fondo: le vendite (indirettamente ‘gradimento’) e, soprattutto, servire “ciò che splende”, e cioè gli interessi dellA oligarchia e delle oligarchie (internazionale e nazionali nei limiti entro i quali sono enti distinti).
Dall’altro lato una delle pochissime persone di grande caratura che avevano operato nel mondo di un giornalismo reale, dedito agli obiettivi veri di indagine, ricerca, diffusione della verità, tanto più quando rivela gli enormi abusi di potere, diritto, legge internazionale, procedure democratiche, rendicontabilità istituzionale, ecc. del potere, e cioè Julian Assange, viene arrestato all’interno della sede diplomatica ecuadoregna, paese che gli aveva garantito asilo seguendo le norme del diritto internazionale, e che gli aveva anche riconosciuto la cittadinanza ecuadoregna. Ovviamente il paese che lo arresta si è distinto dalla II GM in poi come il più servile strumento dell’imperialismo statunitense in occidente (accusa ribadita recentemente a suo onore da Corbyn contro la May), e cioè la Gran Bretagna. Che lo arresta pretestuosamente per una violazione delle condizioni della sua cauzione, a sua volta dovuta ad un’altro complotto orchestrato dall’Impero con la connivenza della Svezia e della UK stessa (per un’ottimo rendiconto di tutte le persecuzioni, travestie e complotti legali cui Assange è stato sottoposto vedi questo saggio di John Pilger). Per il lungo elenco di illegalità e violazioni internazionali cui sia l’Ecuador di Moreno che la Gran (??) Bretagna di May sono incorsi vedi qui e qui. Da notare che di nascita ed origine Assange è cittadino australiano, Australia che nello stesso modo verminoso e strisciante della UK si è distinta nel modo nel quale non ha mai fatto assolutamente nulla per difendere i più elementari diritti umani e politici di un suo cittadino dalle persecuzioni dell’Impero (in questo modo in realtà dimostrando quanto questo mondo di ex-colonie britanniche sia forse l’universo più eclatantemente ed ipocritamente anti-democratico sulla superficie del globo terracqueo, ex colonie al cui centro ovviamente troviamo gli USA).
Assange e Wikileaks che vengono pereguitati proprio perchè sono tra i pochissimi al mondo nel prendere davvero sul serio la missione e la deontologia professionale del giornalismo!
Ed è altrettanto sintomatico che due testate ‘prestigiose’ come il New York Times ed il britannico Guardian si siano distinti prima nello sfruttamento dei materiali forniti loro da Assange e da Wikileaks, ed in seguito al loro inchinarsi, pienamente totalitario e servile verso le rispettive “national security states”, nel perseguitarlo per motivi completamente falsi, pretestuosi, propagandistici e montati ad hoc. Il Guardian in particolare si è ‘distinto’ (si fa per dire ovviamente…) con tutta una serie di articoli, libri, e via dicendo completamente falsi, diffamatori ed al servizio della propaganda della “national security state” proconsolare britannica, uno degli ultimi articoli e tra I più insulsi, quasi subito smontato come interamente propagandistico, cercava appunto di ‘collegare’ lo Ueber-complottismo di “Russiagate” con Assange e Wikileaks, vedi qui. Ovviamente quando uso l’aggettivo ‘prestigioso’ sto solo citando i metri di valutazione di certa borghesia imperialista che cerca sempre di pensarsi in modo così perbenista, non capendo mai (o, molto più spesso, facendo di tutto per non capire e non affrontare la verità…) che questo ‘prestigio’ non corrisponde a nient’altro che agli strati di ‘laccatura’ che le elite oligarchiche verniciano con eleganza patinatoria sopra le fognature propagandiste con cui affogano ed insozzano le verità di fatto…
Alla loro maniera sempre perversamente solidale, le due ali della Duopoly sono concordi nella persecuzione di Assange e di Wikileaks. L’ala Dem con l’accusa completamente priva della benchè minima base empirica che Assange e Wikileaks sarebbero in qualche modo stati o complici o dei tramiti per interessi russi o della camapagna di Trump per i materiali pubblicati riguardo le manipolazioni della DNC e della campagna di Shillary (che come nel caso dell’articolo del Guardian cui ho rinviato sopra, sono stati tutti senza eccezione rivelati come propaganda, e falsificazioni diffamatorie che servivano appunto gli interessi della campagna elettorale di Shillary e della National Security State, per la connivenza tra i quali vedi qui), e che quindi Assange o Wikileaks sarebbero in qualche modo responsabili della sconfitta della Shillary medesima (cercando di far dimenticare sia tutte le incredibili manipolazioni ai danni della campagna di Sanders, ma, soprattutto (!!) di far dimenticare che il famoso “Steele dossier” assemblato ad hoc dallo ex addetto dei servizi britannici Christopher Steele (a sua volta collegato in maniera molto sintomatica, ma ovviamente omertosamente taciuta dalla propaganda occidentale, all’affare Skripal in UK), usando contatti questi sì provatamente russi (!!), fu usato dalla FBI sebbene la creazione del dossier fosse stata pagata dai Dem e dalla DNC tramite la GPS Fusion, fosse quindi dichiaratamente materiale di ‘parte’, non valutata affatto riguardo la sua parzialità, ecc.), che invece ha perso perchè si è beffata delle condizioni di vita e degli interessi delle classi lavoratrici e medio-basse, puntando tutto su mantra identitari privi di qualsiasi attrattiva se non per minoranze delle classi medie “bicoastal” (cioè residenti sulle due coste dell’Impero) che si ritengono ‘colte’.
Dall’altro lato la National Sekurity State imperiale, e specificamente nella sua variante Rep (repubblicana) e Trumpiana, perseguita Assange e Wikileaks (e per arrivare a loro sta torturando una seconda volta Chelsea Manning) per i materiali pubblicati anni fa che dimostravano l’atroce condotta del personale militare imperiale Yanqui in Iraq, a colpi di crimini di guerra e di tortura (con i massacri di civili dall’elicottero ed in seconda battuta di personale medico ed altro che veniva ad assisterli). E cioè per avere dimostrato per la miliardesima volta il livello di aggressione, brutalità, genocidio e devastazione dell’impero forse più grottescamente feroce ed ipocrita che abbia mai deturpato la storia della specie umana. E cioè per dimostrare “beyond any reasonable doubt” non solo che “America has never been great”, ma, anche peggio, “that it has never been a more degenerate, criminal and rogue aggressor state than it is today” (che non è mai stata una nazione sopraffatrice più degenere, criminale ed eslege di quanto sia ora). Ovviamente mi sto riferendo alla frasetta fascistoide di Trump “Make America Great Again”…! Già Mark Twain ai tempi aveva dimostrato quanto poco “l’America” (e cioè in realtà gli USA) fossero “great”!! E se lo sono mai stati, nel senso precario e tutto sommato brevissimo e scarsamente diffuso, della “Jeffersonian democracy” del XIX secolo non è certo questo il senso in cui l’imperatore arancio intende “great” (esattamente come sicuramente non pensa a Twain stesso, ai grandi del jazz, a Geronimo o Crazy Horse, per non parlare di Pocahontas, Cesar Chavez, Malcolm X, ecc.).
Quindi Assange e Wikileaks sono perseguitati dalle due facce del totalitarismo USA: quella ueber-ipocrita ed ‘elegante’ dell’ala Dem nelle sue varianti obamiane e shillariane (come la stessa ACLU ha dichiarato a più riprese, nessun regime imperiale americano si è mai distinto in senso totalitario per la caccia ai “whistleblower” (cioè che coloro che aiutano i giornalisti con le loro rivelazioni a rendere possibile, per quanto a livello ancora minimalissimo, una minuscola rendicontabilità delle istituzioni del potere) quanto il regime di Obama); Obama che ha distrutto la base dello stato di diritto dell’Impero con la obliterazione dello habeas corpus (vedi qui), ed in svariati altri modi dalle proposte TIPP e TPP, alla continuazione di Guantanamo, o al rifiuto di indagare le varie forme di tortura e di “extreme rendition” intraprese dalla National Security State, e che rappresenta cioè il totalitarismo da rimozione (rimozione sia nel senso che gli individui che vi sono assoggettati sono rimossi a tutti gli effetti da qualsiasi partecipazione sia rappresentativa che reale alle istituzioni e procedure della vita politica ed associata sotto questi regimi, sia nel senso che i sistemi propagandistici, (dis)educativi, ed ideologici operano per azzerare le cognizioni genetico-storiche, per occultare gli strumenti emancipatori di analisi potenzialmente a disposizione degli individui assoggettati: in tal modo rimuovendo, in senso anche quasi psicanalitico, qualsiasi capacità di auto-analisi ed auto-diagnosi)che ho analizzato in altra sede (e che in parte coincide con alcune analisi del totalitarismo liberale di Alessandro Pascale) e che se vogliamo rappresenta l’inizio delle varianti ed esperimenti futuri di oppressione e controllo totalitario del capitale; dall’altro lato il totalitarismo più prossimo a quello ‘classico’ di stampo fascista, militarista, e sfacciatamente aggressivo con qualche ‘copertura’ nazionalista-populista di destra, e cioè la persecuzione di Trump, e dei suoi vari gerarchi più o meno Neocon, come Pompeo, Bolton ed Elliott Abrams (Trump che durante la campagna elettorale aveva detto di ammirare Wikileaks, ecc., ora dicendo alla sua maniera narcisista-sputtanata-menzognera che si trattava di ‘battute,’ che ‘non ne sa niente,’ che se ‘ne è dimenticato’,…): che oltre al motivo personal-narcisista, e cioè di dimostrare (distruggendo e martoriando i veri grandi e gli innocenti!) che lui non aveva ‘nulla a che fare con Wikileaks ed i russi’, ha quello appunto di intimidire il vero giornalismo o coloro che possono dimostrare, prove alla mano, quanto “America never has been great, is not great, and above all never will be great as it continues on this path”, e cioè quanto questa “greatness” Trumpiana (ma in realtà come tutta la “greatness” dell’Impero, dalla Monroe Doctrine ad Obama che dichiara gli USA essere la “indispensable nation”, siano grotteschi incubi fascistoidi e totalitari nelle loro diverse mutazioni e varianti) sia di stampo fascistoide-militarista. Per come Pompeo ora usi il complottismo russofobo a vantaggio del regime dell’imperatore arancio per una escalation ancora maggiore del militarismo e totalitarismo da rimozione e di ‘Sekurity’ dell’Impero, vedi qui.
Il silenzio riguardo questi attacchi plateali e fondamentali alla libertà di stampa, di opinione, di associazione e via dicendo, cioè quelle libertà di cui l’opinione oligarchica e borghese si riempie spesso la bocca per cercare di ‘giustificare’ l’ennesima aggressione, sopraffazione, violenza, sopruso contro nazioni ed enti non “occidentali” o che non hanno (ancora) ottenuto il nulla osta e beneplacito imperiale da parte dei media, di cosiddetti ‘giornalisti’ e delle loro associazioni, di giuristi e delle loro associazioni ed istituzioni, delle corti europee competenti, e via dicendo, non potrebbe essere più assordante.
Questi stessi enti sono poi quelli che hanno intrapreso la campagna russofoba Ueber-complottista di Russiagate per quasi tre anni, sono (vedi per esempio il caso del Guardian, che si è visto assegnare, in modo completamente immeritato (!), un Pulitzer per queste rivelazioni) quelli che hanno sfruttato le rivelazioni di Edward Snowden, ma che non hanno mai avuto la minima decenza e coraggio di offrirgli asilo, riparo, protezione, ecc.!!! Chi, alla fine, gli ha davvero offerto asilo??? Guarda caso proprio la Russia…! E chi invece ha aiutato in tutti i modi l’Impero nella sua campagna totalitario-persecutoria contro Snowden, compiendo atti di pirateria aerea nei confronti dell’aereo del presidente della Bolivia Evo Morales che ritornava da una visita a Mosca (e secondo i soliti servizi oligarchici poteva avere a bordo Snowden): ma proprio la solita, Ueber-servile e proconsolare UE, e tutti i paesi membri che quell’aereo ha sorvolato!!
La pseudo-sinistra identitaria postmoderna buonista vuole a tutti i costi venerare un’immagine assurda e completamente mitologica della UE come ente sovranazionale ‘cosmopolita’ che in qualche modo garantirebbe la non-ricorrenza di guerre nazionaliste che poi sono diventate guerre mondiali. Ma a parte il fatto che questa è una visione farsesca del “ripetersi” della storia, che non si “ripete” affatto mai in modo così macchiettistico e letterale, e che è una prospettiva priva di qualsiasi analisi reale della UE come ente, di come funziona, e degli interessi che serve e per cui ‘copre’, la realtà è, come ho già affermato in altri pezzi su questo sito, che la UE non potrebbe essere de facto più abbiettamente proconsolare, e più servile nei confronti dell’Impero. Se c’è un parallelo pertinente a quello del ‘placare’ Hitler (suo comportamento nei confronti della Società delle Nazioni, aggressione contro la Polonia, ecc.) ai tempi, il cliché storico anglo-americano ripetuto in tutte le salse, disneyane e non, dello “appeasement”, che è quasi altrettanto monotono delle accuse a qualsiasi paese o governo non ancora sottomesso all’Impero di essere retto da un “novello Hitler” (il mantra di Shillary ripetuto per ogni colpo di stato, tentativo od aggressione compiuto dall’Impero contro Saddam Hussein, Ghaddafi, Putin, ecc.), questo è oggi il comportamento della UE nei confronti delle aggressioni dell’Impero (l’ultima essendo contro il Venzuela…), nei confronti della sua tracotanza contro la ICC ed i suoi rappresentanti, nei confronti delle sue persecuzioni ed aggressioni contro giornalisti, il giornalismo, le libertà di stampa, opinione, associazione, ecc. e la persecuzione contro Assange e contro Wikileaks ne è il caso più esemplare. Il fatto che la ICC abbia reagito in modo tipicamente proconsolare, e cioè asservendosi ai diktat dell’Impero (vedi qui) riguardo indagini sui crimini di guerra dell’Impero in Afghanistan, il fatto che la EU ora abbia imposto leggi censorie riguardo i diritti in rete (vedi qui), il fatto che un’organizzazione dedita al controllo dell’informazione a favore di interessi imperial-oligarchici, la Orwelliana NewsGuard (tra i cui direttori troviamo nientepopodimeno che Jens Stoltenberg, a capo della NATO da anni) si stia ora diffondendo anche nella UE (vedi qui), sono tutte conferme e tutti sintomi di quanto il percorso della UE sia sempre più abbiettamente proconsolare, proprio in un periodo storico nel quale, come mai prima (!!) i suoi interessi sarebbero serviti da una politica infinitamente più indipendente e che a sua volta porterebbe ad una situazione globale molto più equilibrata e meno soggetta agli infiniti ricatti, soprusi, aggressioni ed intimidazioni da parte dell’Impero. L’ultimo esempio di questo tipo di intimidazione a scopi di dominio economico e di “intelligence” riguardo le tecnologia 5G e la ditta cinese Huawei (vedi qui).
Questo crescendo totalitario prende di mira soprattutto le fonti di reale informazione, cioè quelle alternative alla propaganda oligarchica dei mass-media occidentali: dozzine di proposte farsesche ed intrinsecamente totalitarie riguardo la ‘protezione’, ‘sorveglianza’, ecc. delle informazioni o sui media, o in rete, o sui social media, a seguito sia dello Ueber-complottismo di Russiagate, e/o degli attacchi di Trump contro la “fake news”, che certo in parte sono giustificati nel caso della compliticità ‘mediatica’ (idest propagandistica) nel montare Russiagate, ma che in realtà non lo sono affatto nella forma nella quale lui li fa, perchè la “fake news” in vari modi, proporzioni e varianti esiste da quando i media sono soprattutto organi del grande capitale, e quindi in realtà da ben più di un secolo, ma soprattutto perchè la “fake news” non si è mai combattuta, non si combatte mai, e non si combatterà mai in modo censorio, ma invece diffondendo la “real news”, educando le grandi maggioranze a strumenti di analisi per identificare le “fake news” e gli interessi che le diffondono, e soprattutto producendo e diffondendo informazioni e creando siti (come Marx21 appunto) che danno accesso a informazioni non solo alternative ma verificabili e, si spera, sempre attendibili.
Il Quarto Potere è stato praticamente sempre appunto un “potere”, e cioè nonuno strumento partecipatorio di analisi critica e diffusione delle informazioni a scopo emancipatorio, organizzativo, di liberazione ed alla fine di rivoluzione contro le varie modalità di oppressione capitalistica ed imperialistica, ma invece una fonte di doping mediatico, di (dis)informazioni selezionate e selettive per distrarre e dividere (gli oppressi) e distruggere fonti attendibili di informazioni.
Le campagne contro le libertà d’accesso e di diffusione delle informazioni, contro la libertà d’opinione e contro quelle di associazione, esemplificate al peggio nella persecuzione contro Assange e Wikileaks, nel proconsolarismo ueber-servile della UE e dei suoi scagnozzi, nel silenzio assordante di accomodamento alle persecuzioni totalitarie dell’Impero, sono appunto tanti e diversi sintomi del crescendo totalitario, nelle sue diverse varianti: quella nuova più laccata, obamiana, e in quella più teppistica e classica di stampo trumpiano. Ma la UE appunto asseconda in tutti i modi questo nuovo totalitarismo in crescendo, non lo combatte affatto nei modi, nelle azioni concrete e con il vigore con i quali dovrebbe essere combattuto (e la sua complicità e comportamento omertoso durante i tentativi di far passare di soppiatto la TIPP, parlano chiarissimo in questo senso). Altro che ‘cosmopolitismo’…!!
Postscriptum su Lenin Moreno
In realtà solo toccare in qualsiasi modo od argomento la realtà di questo personaggio ultra-verminoso significa sporcarsi in modi orrendi anche solo l’immaginazione, comunque…
Però è solo grazie alla vittoria dello Ueber-traditore e deiezione subumana (sarebbe un insulto a qualsiasi altra forma di vita terrestre paragonarlo a loro) Lenin Moreno, che ovviamente vuole scontare il nome cercando di infangarlo il più possibile: nemmeno una combinazione di Don DeLillo e David Chase (Sopranos) avrebbe potuto inventarsi una sagoma di strisciante servo dell’Impero più abbietta in tutte le sue contorsioni e vendite comprador al ribasso (bisogna chiedersi come mai Correa ed il suo partito abbiano permesso l’ascesa di una simile abominazione). Da molte parti si dice che sia un’altro degli ueber-verminosi al servizio della CIA, e senz’altro il tipo di degrado e corruzione di qualsiasi minima umanità sembrerebbe conformarsi a questo ente, però per ora sono appunto solo speculazioni (con una qualche corroborazione visti i pagamenti ricevuti e nascosti a lui tramite il fratello a mezzo di società ad hoc panamensi, rivelazioni che pare almeno in parte siano il motivo per cui Moreno abbia deciso di vendere Assange all’Impero, oltre, pare, ad accordi taciti di un grosso prestito da parte del FMI all’Ecuador, concesso grazie a manovre dell’Impero; per ancora altri versanti del comportamento completamente illegale, e letteralmente mafioso/ricattatorio del governo Moreno e del personale dell’ambasciata contro Assange e Wikileaks, con la complicità di ditte private di ‘sicurezza’ della UK vedi qui).