Nuove prove che il covid-19 è fuoriuscito da Fort Detrick, USA

di Daniele Burgio, Massimo Leoni e Roberto Sidoli

Circa due anni fa avevamo pubblicato un libro collettivo, di cui alleghiamo in fondo una parte, sull’origine statunitense del coronavirus, partendo innanzitutto dall’eclatante chiusura del settore più pericoloso del famigerato laboratorio biologico di Fort Detrick proprio nel periodo luglio 2019-febbraio 2020 e, in seconda battuta, dalla misteriosa epidemia scoppiata sempre negli USA e sempre nell’estate 2019, per la presunta causa delle innocue sigarette elettroniche (innocue ovviamente in assenza di un’epidemia alle vie respiratorie come il coronavirus).

In ogni caso durante gli ultimi due anni sono emerse numerose altre prove a sostegno della pista rivolta verso gli Stati Uniti e Fort Detrick.

Partendo dall’Italia, l’insospettabile Corriere della Sera ha pubblicato sulle sue pagine, in base ad autopsie compiute a Milano dall’Istituto di medicina legale e dalla Statale, che sono emersi ben tre casi di covid-19 tra le morti analizzate tra il 2 ottobre 2019 e gli inizi di dicembre dello stesso anno.

Ottobre-dicembre 2019.

Un periodo che anticipa l’epidemia di coronavirus a Wuhan di circa due mesi, prendendo in esame i due casi milanesi sopracitati dell’inizio di ottobre; un dato che tra l’altro conferma i risultati già forniti dall’Istituto nazionale dei tumori di Milano il quale, quasi due anni or sono, aveva confermato la presenza del covid-19 in Lombardia nel mese di ottobre 2019: ossia sempre due mesi prima degli eventi di Wuhan.1

Ma non solo: a conclusione analoghe giunge anche uno studio dell’Istituto superiore di sanità riguardo alle acque reflue di Milano e Torino.

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