“I BRICS corrono seri rischi con Modi e Temer al governo di India e Brasile”

temer modidi Nolitpal Basu e Nara Singh
da vermelho.org.br

Traduzione di Marc21.it  

All’Assemblea Mondiale della Pace hanno partecipato anche i rappresentanti delle organizzazioni pacifiste e antimperialiste indiane, i cui rappresentanti hanno rilasciato un’intervista a Vermelho, il portale web vicino al Partito Comunista del Brasile (PCdoB) 

“L’India sta attraversando un processo di recrudescenza del neoliberismo”, ha affermato Nolitpal Basu, segretario dell’Organizzazione per la Pace e la Solidarietà dell’India, nel corso dell’intervista.

“L’India è un paese molto composito, con etnie e religioni diverse, e la classe dominante usa questa situazione per accrescere il dominio che esercita”, sostiene Basu.

Il gruppo politico attualmente al potere, di destra, utilizza le crepe nella società, sia religiose che etniche, per ampliare il controllo sulla popolazione.

“L’attuale premier del paese, Narendra Modi, è vicino agli Stati Uniti, il che ha cambiato notevolmente il modo con cui procedono le élite indiane. Oggi l’avvicinamento agli Stati Uniti ha fatto si che i conflitti tra la borghesia si siano attenuati, mentre la situazione del popolo non è affatto migliorata. Sul piano internazionale, tale approccio ha prodotto un miglioramento nelle relazioni con i vicini che sono appoggiati dagli Stati Uniti, ma anche questo non significa che la popolazione stia vivendo meglio”, rileva il pacifista indiano.

“Ciò che sta avvenendo è l’allargamento delle lotte sociali, a causa della recrudescenza del neoliberismo”. Basu afferma che le religioni presenti nel paese sono utilizzate dalle classi dominanti come strumenti di dominio e sottomissione.

“La lotta contro l’ingiustizia sociale, contro l’imperialismo, contro l’autoritarismo dello Stato è, oggi, ben più intensa che nel passato”, dichiara Nara Singh, vice-presidente dell’associazione Medici dell’India per la Pace e per lo Sviluppo e pure vice-presidente dell’Organizzazione per la Pace e la Solidarietà dell’India.

“Il 2 settembre scorso, milioni di lavoratori hanno incrociato le braccia in tutta l’India, in un’ampia dimostrazione di insoddisfazione per la strada intrapresa dall’economia del paese, che in questo momento è guidata dal partito di Narendra Modi, e rigidamente supervisionata dagli Stati Uniti”, afferma Singh.

Sulla partecipazione del paese ai BRICS, il gruppo che unisce l’India a Brasile, Russia, Cina e Sudafrica, sia Basu che Singh ritengono che attualmente, con Modi e Temer alla presidenza di India e Brasile, il suo ruolo tende ad essere messo in secondo piano.

“Fondato per essere un’alternativa all’unipolarismo instauratosi dopo la fine del blocco socialista, i BRICS ora hanno due paesi governati da neoliberisti, che non stanno certo perdendo tempo e, attraverso il sabotaggio delle iniziative assunte in passato dal gruppo, agiscono a favore dell’imperialismo statunitense”, denuncia Basu.

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