di Mark Epstein
Il supremo cinismo con il quale l’Occidente tratta il resto del mondo, soprattutto i paesi in via di sottosviluppo, non è una novità per coloro anche minimamente familiari con i vari aspetti del colonialismo e dell’imperialismo.
Ma, lentamente, anche con alla guida, indiretta, di ora due paesi del BRICS, prima la Cina e poi l’India, altri paesi (Malesia, Tailandia, ecc.) si stanno rifiutando di fungere semplicemente da scariche di rifiuti per l’Occidente (qui).
In realtà in economia però il termine ‘dumping’ ha un altro significato: e consiste nell’invadere un paese, mercato, ecc. con i propri prodotti, a prezzi bassissimi, spesso artificialmente sottocosto, per eliminare ditte o enti rivali del settore.
Nel caso dell’Occidente, ci sono infiniti casi di questo tipo in Africa, perpetrati sia dall’Impero che dalla UE. Michael Maren, in un libro ormai vecchio e un po’ datato, ma sempre valido nella panoramica che offre, The Road to Hell, descrive come testimone (era volontario per aiuti contro la fame e la povertà) i processi in questione. L’Impero esportava e invadeva il settore alimentare ed agricolo con prodotti in eccesso, a prezzi o stracciati o dandoli gratuitamente, prodotti quasi sempre esistenti grazie alle sovvenzioni dell’Impero al proprio settore agribusiness. Sotto la maschera dello “aiuto umanitario” in realtà questi ‘aiuti’ distruggevano il settore agricolo indigeno preesistente, e dopo che l’invasione degli ‘aiuti’ lo aveva distrutto, questi paesi erano quasi forzati a rifornirsi… dalle ditte dello agribusiness occidentale. La ONG Oxfam ha documentato spesso bene questo genere di soprusi, ed infatti difende modelli di sustainable development e intermediate technology che sono abbastanza agli antipodi degli interventi massicci e distruttivi di autopromotori pseudo-filantropi come Bill Gates, e la cricca di incensatori buonisti come Bono, che ‘in malo’ sono assistenti stregoni del peggio del peggio.
Quindi anche in questo caso abbiamo dumping devastante, pure responsabile, perlomeno indirettamente, di enormi massacri di civili.
E ultimamente ovviamente abbiamo le notizie della Boeing, che vende un aereo in modo fraudolento non descrivendo in modo accurato i cambiamenti rispetto al modello di aereo precedente, producendo un manuale omertoso, spesso anche tradotto male, e non insistendo sulla riqualificazione dei piloti. Ovviamente chi ne ha pagato le conseguenze peggiori sono altri paesi in via di sottosviluppo, l’Indonesia e l’Etiopia, la cui aviazione civile ha pagato il prezzo osceno del massacro di centinaia di civili causata dal cinismo criminale della Boeing a caccia solo del profitto e non di prodotti affidabili. Si tratta di un caso di dumping tecnologico, che rivela anche, e non solo ai paesi soggetti alle sopraffazioni dell’Occidente, quanto stiano diventando pericolosi i sistemi software di AI che teoricamente renderebbero superflua la competenza ed expertise umana in settori ad alta complessità e tecnologia (sviluppi sui quali hanno dato l’allarme persone così diverse come Elon Musk e Stephen Hawking).
Altrettanto ovviamente la burocrazia tecnicamente addetta al monitoraggio della sicurezza nell’aviazione civile dell’Impero, e dei suoi aerei, la FAA, come quasi tutte queste agenzie popolata da addetti provenienti dal settore privato che dovrebbero monitorare, e quindi con interessi agli antipodi del loro mandato e del benestare del pubblico, della popolazione civileha permesso alla Boeing di condurre senza monitoraggio esterno i controlli sulla sicurezza dei propri sistemi di volo per il tipo di aereo in questione… Ralph Nader, famoso per le sue attività a favore di prodotti meno dannosi, ha perso una sua giovanissima parente nella catastrofe etiope e ne parla qui. Ovviamente dopo che questi massacri (uso intenzionalmente il termine perchè questo tipo di comportamento della Boeing va in modo criminale molto oltre la semplice ‘negligenza’) sono avvenuti, e sono passati molti mesi dopo l’incidente indonesiano durante i quali la FAA e la Boeing non hanno fatto nulla, e quindi hanno reso possibile l’incidente etiope, ora si avviano indagini post hoc. Ovviamente come sempre le ‘istituzioni’ dell’Impero intervengono solo molto dopo e con molto meno rigore e legalità che negli altri paesi, e sebbene si annunci la solita inchiesta (qui), in altre parole il solito insabbiamento.
Vedremo se la UE e le corti competenti avranno qualcosa di serio da offrire, oltre alle multe alla Google (facili), o le persecuzioni per interposto Impero di Julian Assange (disgustose).
In realtà un posto perfetto per le discariche tossiche da dumping ci sarebbe, soprattutto se, come proponevo ironicamente in un altro mezzo, Trump imponesse alla NATO la partecipazione della Mafia: il quartier generale della NATO… Sarebbe una degna onorificenza per John McCain, e soprattutto concentrerebbe i detriti tossici di vario tipo entro un solo ambiente…