Cina e Russia assieme per promuovere la pace nel mondo

russia-global-china-analyst.n-edit bigTraduzione e nota
di Francesco Maringiò per Marx21.it

Reduci dall’incontro di Losanna (CH), i ministri degli esteri di Russia e Cina si sono incontrati nuovamente il 7 aprile scorso con l’obiettivo di lavorare congiuntamente per approfondire il partenariato strategico tra i due paesi e costruire un nuovo ordine di relazioni internazionali capace di mutare profondamente l’assetto globale. Del resto l’economia cinese ha oramai raggiunto per grandezza quella statunitense ed i così detti paesi emergenti sono diventati gli artefici di metà della produzione mondiale. Cosa questa che, da sola, segnala la necessità di un nuovo assetto internazionale che rifletta i mutamenti intervenuti negli ultimi anni. Ma non è solo la capacità produttiva dei singoli paesi ad essere cambiata. Russia e Cina sono oramai universalmente riconosciuti come protagonisti di primo piano della politica internazionale. Dal Medio Oriente all’Asia Centrale, dall’Africa all’America Latina, per non parlare dell’Europa, la diplomazia di Mosca e Pechino è stata attivissima nella promozione di accordi e politiche negoziali, come mai era avvenuto dalla fine della guerra fredda. Ed è innegabile il loro contributo alla costruzione ed allo sviluppo di organismi internazionali multilaterali, come il gruppo dei paesi 5+1 che ha negoziato il nucleare iraniano, oppure di strutture stabili come il club dei paesi BRICS e l’Organizzazione di Shangai.

Wang Yi, Ministro degli Esteri della Repubblica Popolare, si è pertanto trovato concorde con il suo omologo russo Sergei Lavrov e col presidente Vladimir Putin sulla costituzione, de facto, di un asse imperniato su Mosca e Pechino come architrave di un nuovo ordine multilaterale, elemento di stabilità delle relazioni mondiali e come esempio di una nuova forma di cooperazione internazionale in grado di archiviare il passato segnato dall’egemonia (e dalla prepotenza militare) statunitense e garantire un periodo di prosperità e pace.

Il testo che qui riproduciamo in italiano è un comunicato sull’incontro avvenuto a Mosca il 7 aprile scorso, che enfatizza a più riprese l’ottimo livello delle relazioni interstatuali tra i due paesi, oggi impegnati nell’impresa faraonica di integrazione del progetto cinese “One Belt, One Road” – vettore strategico di proiezione in Europa, lungo l’asse dell’antica Via della Seta – con quello russo di costruzione di una fascia euro-asiatica, capace di integrare le economie dei paesi coinvolti e renderne omogenei gli obiettivi di lunga fase.

Il fronte orientale dell’Europa è parte integrante di questa fascia eurasiatica ed il fronte mediterraneo (esattamente quello greco e quello italiano) è il punto di arrivo della nuova Via della Seta terrestre e marittima. Pertanto l’Europa non ha più scuse: deve scegliere con quale bussola intende orientare la sua politica. Se cioè continuare a considerare l’asse atlantico quello privilegiato, oppure cambiare completamente sguardo ed aggiornare i propri punti di orientamento, collocandosi in sintonia con i profondi cambiamenti intercorsi in questi ultimi anni nel mondo. Su questo si misurerà la credibilità (o viceversa) della sua classe dirigente, perché tutto il resto (incluso il tema della ripresa economica) è conseguenza diretta di questa scelta. È una sfida che riguarda anche l’Italia. Saprà la sua politica liberarsi dai pregiudizi e dalle visioni di corto raggio e guardare al suo futuro? Ce lo auguriamo. Perché dalla dismissione dei sentieri della vecchia diplomazia (che spesso portavano a Washington) e dall’apertura di nuove strade, non potremo che giovarcene tutti.

La Cina e la Russia lavoreranno insieme per approfondire il loro partenariato strategico globale, al fine di promuovere lo sviluppo di entrambi i paesi e contribuire alla pace nel mondo.

Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato martedì il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, che era in visita in Russia, ed ha sottolineato come il livello delle relazioni sino-russe sia oggi senza precedenti e come la cooperazione tra i due paesi sia diventato il fattore di stabilità più importante nel mondo di oggi.

Putin ha annunciato la visita a maggio del Presidente cinese Xi Jinping in occasione delle celebrazioni del 70° Anniversario della vittoria della Guerra Mondiale antifascista, aggiungendo che la Russia ha sostenuto con convinzione gli sforzi della Cina per dare corso all’iniziativa del Presidente Xi di costruire assieme la Cintura Economica della Via della Seta, considerata centrale per gli interessi cinesi.

Putin ha anche promesso di rafforzare la cooperazione globale con la Cina, mantenere uno stretto coordinamento negli affari internazionali ed affrontare così congiuntamente le sfide per lo sviluppo di entrambi i paesi e per la pace e la sicurezza mondiale.

Da parte sua, il Ministro degli Esteri di Pechino ha ribadito che i leader russi e cinesi hanno promosso il pieno partenariato strategico ad alto livello e che i legami fra i due paesi sono entrati in una nuova fase che tiene conto delle rispettive esigenze di ringiovanimento e sviluppo, così come del tema dirimente della pace e del progresso mondiale.

Wang ha affermato che, in base al principio di rispetto e sostegno reciproco e di sviluppo comune attraverso forme di cooperazione mutuamente vantaggiosa, la Cina e la Russia stanno portando avanti con successo una nuova modalità di costruzione delle relazioni internazionali, che può fungere da viatico per i paesi più importanti per guidare il processo di cooperazione internazionale.

Per affrontare le nuove sfide imposte dal contesto globale e regionale, Wang ha detto che la Cina e la Russia dovrebbero esplorare nuovi legami tra l’iniziativa cinese della Cintura Economica della Via della Seta e l’idea russa di creare un passaggio attraverso l’Eurasia e l’integrazione delle economie eurasiatiche, dando vita a nuovi strumenti di cooperazione.

Egli ha inoltre sottolineato la necessità di migliorare gli scambi tra le persone e  consolidare così la base sociale delle interazioni amichevoli tra i popoli dei due paesi.

Il capo della diplomazia cinese, che ha deposto una corona di fiori sulla tomba del Milite Ignoto sulla Piazza Rossa nel centro di Mosca la mattina presto, ha inoltrato la richiesta di poter prendere parte alle celebrazioni del 70 ° anniversario della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale al fine di rafforzare il coordinamento negli affari internazionali e difendere gli interessi reciproci.

MOSCA, 7 APR 2015
Fonte: http://en.people.cn/n/2015/0408/c90000-8875136.html