di Michele Giorgio | da nena-news.globalist.it
Gerusalemme, 7 novembre 2013, Nena News – È altamente probabile che l’ex leader dell’Olp Yasser Arafat, morto per una misteriosa malattia nel 2004, sia stato avvelenato. La notizia diffusa ieri da al Jazeera – che ha ottenuto in esclusiva il rapporto di 108 pagine redatto da specialisti svizzeri dell’università di Losanna sul corpo riesumato di Arafat – si è abbattuta come un macigno sulle già tese relazioni israelo-palestinesi.
E se trovasse ulteriori conferme in analoghe indagini che stanno svolgendo in Russia e Francia, potrebbe suscitare un’ondata di sdegno nei Territori occupati e, forse, diventare la scintilla di una nuova sollevazione palestinese contro l’occupazione. I governi israeliani che si sono succeduti dal 2004 a oggi hanno negato qualsiasi coinvolgimento.
Tuttavia un accertamento definitivo della morte per avvelenamento di Arafat darebbe ai palestinesi – all’uomo della strada e alla leadership dell’Autorità nazionale (Anp) di Abu Mazen – la conferma di un ruolo svolto nella vicenda da Ariel Sharon che era premier di Israele nel 2004. Con conseguenze imprevedibili sul terreno.