di Chiara Cruciati | da nena-news.it
Secondo le Nazioni Unite, da tempo il governo israeliano sostiene ufficiosamente le opposizioni moderate. Tensione alle stelle in Libano: uomini armati attaccano un campo profughi siriano.
Roma, 8 dicembre 2014, Nena News – Oltre 18 mesi di stretta collaborazione tra opposizioni siriane e Israele. A dirlo non sono più solo i detrattori dei cosiddetti ribelli o analisti mediorientali, ma le Nazioni Unite. Secondo un rapporto dell’Onu, il governo di Tel Aviv ha aiutato le opposizioni al presidente siriano Assad nella cura dei feriti nei propri ospedali, fornendo assistenza umanitaria ad oltre mille siriani attraverso un canale di comunicazioni aperto con il sud del paese.
Nel rapporto, presentato al Consiglio di Sicurezza, si indicano casi in cui le forze dell’Undof (presente nella zona cuscinetto dal 1974, l’anno successivo alla guerra dello Yom Kippur) hanno visto soldati dell’esercito israeliano permettere il passaggio dentro il proprio territorio di decine di siriani (alcuni dei quali ribelli) e discutere al confine con membri delle opposizioni nella cosiddetta Posizione 85, a una ventina di km da Quneitra. La Posizione 85, secondo l’Onu, sarebbe usata come passaggio per i feriti siriani.