di Marinella Correggia | da altracalcata-altromondo.blogspot.it
Una delegazione internazionale di pacifisti guidata dalla premio Nobel per la pace irlandese Mairead Maguire sta visitando Damasco e altri luoghi del paese per sostenere il movimento di riconciliazione nazionale Mussalaha e chiedere alla comunità internazionale, spiega Maguire, di rispettare la sovranità della Siria e l’assoluto bisogno di pace e autodeterminazione del popolo siriano, smettendo dunque di alimentare i gruppi armati e la destabilizzazione, e rimuovendo le sanzioni economiche che aggravano l’emergenza.
Anche una delegazione di giornalisti dell’America Latina è in Siria per denunciare la “manipolazione mediatica”. Gli incontri diplomatici in corso a livello internazionale, soprattutto fra russi e statunitensi, suscitano speranze e scetticismo a Damasco, insieme al sollievo per la mancata risposta del governo all’attacco di Israele. La capitale è stata colpita da autobombe fino a pochi giorni fa (gli sbarramenti di cemento a protezione di strade e aree sensibili sono ormai ovunque, dipinti con i colori della bandiera), e che convive con il tuono dei colpi di mortaio o artiglieria notte e giorno (secondo il governo mirano solo ad aree occupate da “terroristi” e senza la presenza di civili).