Siria: i comunisti russi chiedono fermezza contro la condotta aggressiva della NATO

a cura della redazione

newsdalmondo bannerIn una dichiarazione diffusa negli ultimi giorni del 2012, il Partito Comunista della Federazione Russa (KPRF) esprime la sua netta condanna della condotta imperialista nei confronti della Siria e ribadisce la sua richiesta al governo russo di manifestare fermezza nei confronti dei continui tentativi della NATO di cercare pretesti per scatenare un nuovo intervento militare diretto delle potenze occidentali.

“Il KPRF condanna fermamente il comportamento degli Stati Uniti e degli altri paesi membri della NATO che mira a destabilizzare la situazione in Siria. Esigiamo che l’Occidente e i suoi alleati nel mondo arabo cessino le loro ingerenze negli affari interni della Siria”, si legge nel documento.

“La Russia non deve adottare una politica di equidistanza rispetto alle parti nel conflitto siriano e neppure chiudere gli occhi sulle iniziative aggressive dell’America e della Turchia. La Siria è un vecchio alleato strategico della Russia, praticamente l’unico nel Medio Oriente, e il nostro paese deve comportarsi il più energicamente possibile perché sono in gioco i nostri interessi a lungo termine”, prosegue la dichiarazione del KPRF.

Secondo i comunisti russi, gli Stati Uniti e i loro alleati “non cessano di cercare un pretesto per un intervento diretto”. E quale esempio, il KPRF indica l’insistenza con la quale, negli ultimi tempi, vengono lanciate accuse al governo siriano di voler utilizzare armi chimiche nel corso del conflitto.

“Ciò riporta immediatamente alla mente la massiccia campagna di menzogne sulle armi di distruzione di massa attraverso la quale si riuscì ad ottenere la deposizione dell’allora leader iracheno Saddam Hussein”, sottolinea il documento.

Fonte fr.ria.ru