a cura del Forum Palestina
L’incontro tra la Presidente della Camera Boldrini e l’ambasciatore israeliano conferma la linea di complicità tra le autorità italiane e quelle israeliane. Assordante silenzio sulle proteste dei prigionieri e della popolazione palestinese.
La neoeletta Presidente della Camera, in quota SEL, si è distinta per una serie di gravissime dichiarazioni filosioniste ed interventiste rilasciate all’inizio di aprile.
Nel comunicato rilasciato al termine dei colloqui con l’ambasciatore israeliano Naor Gilon (link) la Sig.ra Boldrini auspica il “rafforzamento delle relazioni tra Italia ed Israele”, cioè con uno stato razzista, militarista e confessionale, che da 60 anni opprime brutalmente e nega ogni diritto alla popolazione originaria della Palestina, violando decine di risoluzioni dell’ONU. Lo sciopero della fame sostenuto da mesi da numerosi prigionieri politici Palestinesi, spesso imprigionati senza processo, tra cui l’eroico Issawi ormai in fin di vita, non è argomento che interessi la Boldrini, che anzi si dilunga sul presunto pericolo di “antisemitismo” ed auspica addirittura “proposte di modifiche legislative che inaspriscano le sanzioni contro chi predica l’odio e l’intolleranza”, ovvero contro chi osa criticare lo stato israeliano e la colonizzazione della Palestina.