Continuiamo il mail bombing verso il Ministero degli Esteri Italiano per la libertà di Khader Adnan e per tutti i prigionieri palestinesi!
di seguito la modalità ed il testo della mail.
Il Forum Palestina ha lanciato una campagna di mail bombing per Khader Adnan e per tutti i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.
Ieri è arrivata la notizia di un accordo tra la magistratura israeliana e gli avvocati di Adnan: in cambio della cessazione dello sciopero della fame, gli israeliani hanno “promesso” che libereranno Khader il 17 aprile, alla fine del periodo di detenzione amministrativa. Ma Khader è ancora detenuto, è ancora in gravi condizioni, e le notizie che ci giungono dal gruppo che lo supporta dicono che gli israeliani “stanno valutando”.
Continuiamo quindi con forza la nostra campagna di pressione, che è una campagna di sostegno per TUTTI i prigionieri palestinesI!
Invitiamo chi non lo avesse ancora fatto a copiare e inviare la mail riportata qui sotto agli indirizzi segnalati!
Campagna via mail al Ministero degli Esteri italiano per la libertà di Khader Adnan:
di seguito la modalità ed il testo della mail.
sottosegretario Staffan De Mistura: [email protected]
sottosegretario Dassù: [email protected]
Direzione Generale per il Medio Oriente: [email protected]
CC: [email protected]
Oggetto : Richiesta intervento per la liberazione di Khader Adnan detenuto palestinese in sciopero della fame da oltre 65 giorni
Al Ministro On. Giulio Terzi di Sant’ Agata
Al Sottosegretario Marta Dassù
Al Sottosegretario Staffan De Mistura
Alla Direzione Generale per il Medio Oriente
Khader Adnan è stato arrestato presso la sua casa di Jenin dall’ IDF (esercito israeliano) il 17 dicembre 2011 alle 3 del mattino. Sono penetrati nella sua casa arrestandolo in maniera violenta davanti alle due figlie piccole e alla moglie incinta: è stato picchiato selvaggiamente mentre lo portavano in caserma ammanettato e bendato. Malgrado le ferite è stato sottoposto ad interrogatorio, durante il quale si è rifiutato di rispondere alle domande anche perché non era in grado di capire la lingua
dell’interrogatorio.
Khader ha iniziato subito lo sciopero della fame contro le modalità di arresto, interrogatorio, isolamento e detenzione preventiva che dura da quattro mesi.
Da allora Khader ha iniziato uno sciopero della fame, rifiuta di parlare e rifiuta le cure mediche. Chiede semplicemente giustizia e un trattamento umano. I medici che lo hanno visitato hanno confermato che il protrarsi dello sciopero della fame oltre settanta giorni porterà, senza dubbio, alla morte. Khader, 33 anni, è un militante della Jihad islamica , a partire dal 1999 è stato arrestato per ben cinque volte e costretto in detenzione amministrativa, ossia lunghi periodi detenzione senza processo, eseguiti dalle autorità israeliane a scopo preventivo e vessatorio.
E’ notizia di queste ore che Khader sia stato trasferito in un ospedale, la sua liberazione rimane appesa alla decisione della Suprema corte israeliana.
La condizione di detenzione amministrativa è un arbitrio che tocca insieme a Khader molti palestinesi tra cui dirigenti politici, come Ahmad Sa’adat e Marwan Barghouti, rappresentanti del parlamento e oltre un centinaio di minori.
Mi associo alla campagna internazionale a sostegno della liberazione di Khader Adnan e chiedo con forza che le autorità italiane intervengano affinché sia messa fine al processo di detenzione amministrativa .
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